Stati Uniti. Sull’Obamacare, Trump incassa una sonora sconfitta proprio dai senatori repubblicani, che rifiutano di abolirla

Stati Uniti. Sull’Obamacare, Trump incassa una sonora sconfitta proprio dai senatori repubblicani, che rifiutano di abolirla

“Ora lasciamo che l’Obamacare fallisca”, il presidente Donald Trump, dopo l’ennesima debacle sul fronte della Sanità, commenta il naufragio in Senato del nuovo piano dei repubblicani per cancellare e rimpiazzare l’Affordable Care Act (Aca) del predecessore Barack Obama. Trump ha dunque proposto di abrogare subito l’Obamacare e di rimpiazzarla in seguito. Un tentativo stroncato sul nascere da tre senatrici del Grand Old Party (Gop). “Non sono venuta a Washington per danneggiare la gente. Non posso votare l’abolizione dell’Obamacare senza un piano per rimpiazzarla che tenga conto delle preoccupazioni e dei bisogno della West Virginia”, ha immediatamente avvertito la senatrice Gop Shelley Moore Capito, affiancata dalle colleghe Lisa Murkowski dell’Alaska e da Susan Collins del Maine. Con una maggioranza repubblicana in Senato di 52 seggi su 100, 3 dissidenti e il senatore John McCain che non è in grado di votare perché in convalescenza, l’Obamacare sembra per ora destinata a resistere.

Trump, che si appresta ad archiviare i primi 6 mesi di presidenza senza alcun importante successo legislativo, sebbene i repubblicani controllino Casa Bianca, Camera e Senato, ha continuato a twittare furioso, puntando il dito contro l’ostruzionismo dei democratici. Ieri sera erano stati i senatori repubblicani, Mike Lee dello Utah e Jerry Morgan del Kansas, ad infliggere l’umiliante colpo di grazia al piano Gop per riformare la Sanità, unendosi a Susan Collins e Rand Paul che avevano già dichiarato la loro contrarietà. E sembra che la Casa Bianca sia stata colta di sorpresa. L’Obamacare venne approvata nel 2010. Nello stesso anno i repubblicani riconquistarono il controllo della Camera dei Rappresentanti e da allora hanno votato oltre 60 volte per cancellarla o modificarla. Un voto simbolico visto che il Senato era nelle mani dei democratici. Nel 2014 anche il Senato Usa tornò sotto il controllo Gop e il Congresso riuscì ad approvare una legge per cancellare l’Obamacare sulla quale Obama pose il veto.

L’abolizione e sostituzione dell’Obamacare è stato un mantra per i repubblicani ed un perno della campagna elettorale di Donald Trump. “Lasciamo che fallisca. Sarà molto più facile – ha dichiarato il presidente – i democratici verranno da noi per aggiustarla”. Il leader di minoranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha avvertito che cancellare l’Obamacare senza rimpiazzarla “sarebbe un disastro” e ha invitato i repubblicani a migliorare la legge in vigore. La debacle sulla Sanità non è stata l’unica che Trump è stato costretto ad ingoiare ieri. La Casa Bianca ha certificato al Congresso il rispetto, da parte dell’Iran, dell’accordo sul nucleare, nonostante Trump abbia sempre definito l’intesa “la peggiore mai sottoscritta” e abbia annunciato di volerne rivedere i termini.

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