Roma. Sì dei revisori contabili del Campidoglio che ‘impallinano’ però la variazione di bilancio dell’Amministrazione M5S

Roma. Sì dei revisori contabili del Campidoglio che ‘impallinano’ però la variazione di bilancio dell’Amministrazione M5S
L’Organismo di Revisione Economica e Finanziaria del Campidoglio ha espresso parere favorevole alla manovra di assestamento del bilancio capitolino 2017-2019 esprimendo alcune osservazioni in virtù dell’aver “Verificato il permanere degli equilibri di bilancio sia in conto competenza che in conto residui; – si legge nel documento – verificata l’esistenza di altri debiti fuori bilancio, non riconosciuti o non finanziati alla data del 12/07/2017; visto il parere favorevole del responsabile del servizio finanziario; verificata la coerenza sia delle previsioni che della gestione relativamente agli obiettivi di finanza è pubblica per gli anni 2017-2019” quindi l’Oref “nel ribadire le perplessità e le ulteriori criticità espresse – continua il documento – dà atto, con le riserve e prescrizioni indicate, del permanere degli equilibri di bilancio ed esprime il parere favorevole alla proposta di deliberazione di cui all’oggetto sottolineando che al concretizzarsi delle criticità sopra evidenziate sarà necessaria una nuova manovra di riequilibrio”.
Le prescrizioni avanzate dall’Oref riguardano “il mantenimento dell’equilibrio finanziario, in sede di parere al bilancio di previsione 2017-2019 e nei pareri più volte pronunciati alle diverse variazioni al bilancio 2017-2019, e quindi la necessità di interventi ordinari e straordinari di carattere strutturale al fine della salvaguardia degli equilibri di bilancio” e ancora “i continui stanziamenti al fondo passività potenziali per debiti fuori bilancio, acquisizioni sananti, squilibri delle partecipate, Punti verde qualità, contenzioso, che rendono precario il mantenimento dell’equilibrio di bilancio”, “i nuovi debiti fuori bilancio pari ad euro 11.555.635,79 emersi in sede del presente assestamento derivanti da sentenze passate in giudicato anche in anni pregressi” e infine “la mancata approvazione dei bilanci da parte di alcune società partecipate che determina ulteriore incertezza negli equilibri di bilancio di Roma Capitale e che rende necessaria l’adozione di determinate politiche di austerità e riorganizzazione dei servizi che in questo particolare momento disinneschino le tensioni sociali sulle voci di riorganizzazione dei servizi pubblici locali”.
Il Comune valuti l’opportunità di mantenere Roma Metropolitane
 
Tra le prescrizioni dell’Oref rispetto alla manovra relativa all’assestamento di bilancio capitolino 2017-2019, gli organi revisori indicano “di valutare l’opportunità di mantenere in essere Roma Metropolitane srl” – si legge nel documento – e sempre in merito alla società partecipata prescrivono di procedere alla “verifica puntuale delle somme da corrispondere a Roma Metropolitane srl relative agli oneri derivanti dalle sentenze distinguendo gli oneri di competenza di Roma Capitale da quelli della gestione ordinaria propri della società”.
Alla fine di novembre, nel corso di una seduta straordinaria dell’assemblea capitolina, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, comunicò all’aula la volontà di non procedere alla ricapitalizzazione della società e si verificarono nei giorni successivi diverse polemiche sul futuro della società, tra maggioranza e i gruppi consiliari d’opposizione capitolini.
Ad oggi, nelle considerazioni al parere favorevole sulla manovra, l’Oref indica che “le problematiche riguardanti Roma Metropolitane srl che determinano forti criticità nel bilancio di Roma Capitale, nel presente assestamento incidono negativamente per i seguenti importi: applicazione dell’avanzo di amministrazione per 9.854.707,76 euro al fine del ripristino dei quadri economici e di 1.460.085,73 euro per ulteriori accantonamenti al fondo passività potenziali riguardo al contenzioso in essere come richiesto dal dipartimento mobilità e trasporti”
 
Servono interventi forti anti-evasione. Riscosso solo il 15% delle multe
 
Tra le prescrizioni dell’Oref rispetto alla manovra relativa all’assestamento di bilancio capitolino 2017-2019, gli organi revisori chiedono all’amministrazione capitolina di procedere con “interventi più incisivi – si legge nel documento – tesi ad intensificare la riscossione delle entrate proprie dell’Ente ritenendo insoddisfacenti i provvedimenti ad oggi adottati riguardo il recupero dell’evasione fiscale, degli affitti dei proventi dalle multe e i corrispondenti risultati ottenuti nel primo semestre 2017” a fronte di un “analisi dell’equilibrio di cassa, rispettato al 30 giugno” che “evidenzia comunque una inadeguata riscossione dei tributi, contravvenzioni e fitti: sono stati incassati alla data odierna meno del 10% dei canoni accertati e solo il 15% delle multe” – è spiegato nelle considerazioni al documento dove si indica, tra le altre cose, anche il “mancato completamento delle operazioni di riscontro dei saldi crediti/debiti tra le società partecipate e Roma Capitale, nonostante i ripetuti ammonimenti e le richieste formali inviate dall’Oref”.
 
Dismettere e razionalizzare le partecipate
 
Tra le prescrizioni dell’Oref elencate nel documento che esprime parere favorevole, ma con osservazioni, alla manovra da 132 milioni di euro per l’assestamento del bilancio capitolino 2017-2019, rispetto alle società partecipate, i revisori contabili suggeriscono “in conformità al piano di riequilibrio – si legge nel documento – la dismissione delle partecipazioni societarie che non perseguano obiettivi istituzionali dell’Ente e la razionalizzazione delle società rientranti nel perimetro di Roma Capitale, al fine di evitare che le situazioni di squilibrio economico delle società attualmente partecipate si riflettano direttamente sui conti di Roma”. In un altro passaggio tra le prescrizioni i revisori chiedono che sia definito il “contenzioso relativo alla quota di partecipazione della Centrale del Latte Spa. E’ necessario – prosegue il documento – acquisire il possesso del pacchetto azionario, incassare i dividendi maturati la cui mancata riscossione determina un consistente danno nei confronti di Roma Capitale, stimabile soltanto per gli ultimi tre anni in circa 10 milioni di euro, e procedere alla cessione ad un congruo valore di mercato della partecipazione.
 
Aumenta il costo del personale e si riducono gli spazi di finanza
 
Tra le considerazioni dell’Oref nel documento che esprime parere favorevole, ma con osservazioni, alla manovra da 132 milioni di euro per l’assestamento del bilancio capitolino 2017-2019, i revisori contabili evidenziano “la sostanziale riduzione degli spazi di finanza pubblica – si legge nel documento – rispetto al bilancio di previsione dai 165.601.619,02 euro agli attuali 43.484.147,40 euro” e “l’incremento dei costi del personale – prosegue il documento – rispetto al bilancio di previsione da 928.781.139,91 euro a 980.120.069,47 euro, pur nel rispetto dei limiti di legge” e pertanto l’organo di revisione prescrive che l’amministrazione capitolina si attivi “presso il Mef per la definizione dei rilievi mossi nella verifica del 2014, in particolare di quella riguardante il salario accessorio prima delle erogazioni previste dal nuovo contratto integrativo e presso la Presidenza del Consiglio per la quantificazione degli spazi di finanza da concedere a Roma Capitale nel 2017 vincolandoli esclusivamente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio stanziati nel fondo passività potenziali per evitare l’inutilizzo degli stessi come accaduto nel corso del 2016”, e raccomanda che si proceda alla “puntuale ricognizione dei debiti fuori bilancio e degli oneri relativi ai contenziosi in essere” ed al “mantenimento del rispetto dei limiti previsti per i costi del personale”.
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