
Roger Federer ha riconquistato la sua corona. Lo svizzero ha fatto suo per l’ottava volta in carriera il singolare maschile di Wimbledon, terza prova stagionale dello Slam. Nessuno come lui: si sono fermati a sette successi a Londra infatti sia Pete Sampras che William Renshaw. L’elvetico è anche il tennista più “anziano” ad aver conquistato il prestigioso trofeo britannico. Federer, che festeggerà il 36° compleanno ad agosto, ha vinto facilmente oggi la finale del “suo” torneo, battendo il croato Marin Cilic, “menomato” per un problema al piede sinistro. Sull’erba del centrale dell’All England Lawn Tennis Club, l’elvetico, attuale numero 5 del mondo e terzo favorito del seeding, si è imposto con l’inequivocabile punteggio di 6-3 6-1 6-4, in solo un’ora e 40 minuti di gioco, sullo “sfortunato” Cilic. Il croato, numero 6 del ranking Atp e settima testa di serie del tabellone, è stato costretto pure a chiedere l’intervento del fisioterapista (in lacrime) al termine del secondo set per le noie al piede (causate da una vescica). In tutto il torneo lo svizzero, al 19° trionfo in un Major, non ha perso nemmeno un set. In precedenza aveva compiuto la stessa impresa solo negli Australian Open del 2007. In pratica ha ritrovato lo smalto di dieci anni fa, grazie soprattutto alla sapiente “pausa” presa in primavera, quando l’elvetico ha saltato la stagione sul rosso e quindi il Roland Garros.
La finale odierna è stata a senso unico. Re Roger non ha mai perso il proprio servizio (sette gli ace durante il match), conquistando invece i game di battuta dell’avversario ben cinque volte (due nel primo set, altrettante nella seconda frazione, una nel terzo parziale). Per Federer è il 93° titolo Atp della carriera (dei quali 5 quest’anno). Delle prove dello Slam ha vinto 8 Wimbledon, cinque Australian Open (l’ultimo quest’anno), cinque Us Open e un Roland Garros. Cilic, 28 anni, è fermo invece a 17 titoli Atp in carriera (uno di questi nel 2017). Il croato era alla sua seconda finale in un Major, dopo quella vinta nel 2014 agli Us Open, contro Kei Nishikori. Condita da tante lacrime la premiazione. Di gioia quelle di Federer; di dolore quelle di Cilic.
“Dopo le finali perse contro Djokovic in molti pensavano che era finita per me ma io ho continuato a crederci. Volevo il record di otto vittorie. Qui tutto è super. Ci sono state su questi prati tante leggende. Dal primo giorno alla finale il centrale è sempre esaurito. E’ tutto perfetto: spero di poter tornare a difendere il titolo il prossimo anno”, ha detto l’elvetico. “Mi dispiace per Cilic. Mi congratulo con lui per il meraviglioso torneo che ha disputato. Deve essere orgoglioso di quello che ha fatto, anche se non sentirsi bene in finale è molto crudele. La pausa al Roland Garros mi ha fatto bene? Allora farò un altro stop. Non sono così sicuro però che il ritorno sia sempre così positivo. Mi ha fatto bene la pausa: abbiamo lavorato tanto e bene. Aver vinto di nuovo questo trofeo è magico, è troppo”, ha concluso Federer. Onore al Re.
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