
“Dopo l’apertura, il 30 giugno scorso, delle procedure di licenziamento per 202 lavoratori, 70 dei quali nella sede di Roma, domani alle ore 9 i lavoratori di British Telecom saranno in sciopero con un presidio sotto l’azienda (via Mario Bianchini15)”.
Così, in una nota, la Slc Cgil di Roma e del Lazio.
“Si tratta – continua la nota – dell’ennesimo schiaffo al tessuto industriale della Capitale che sta progressivamente perdendo migliaia di posti di lavoro, ultimi i licenziamenti avvenuti venerdì scorso in Ericsson.
BT Italia è assurta alla cronaca a seguito dei recenti scandali per le irregolarità contabili e finanziarie del management italiano. A seguito dei controlli del gruppo britannico sulla controllata molti dei manager coinvolti sono stati rimossi.
Il management di BT tuttavia esclude che vi sia un nesso tra le vicende giudiziarie e il piano avviato. Infatti la ristrutturazione rientra nel più complessivo piano di efficientamento intrapreso a livello mondiale. Ma il dubbio che le vicende giudiziarie di BT Italia abbiano influenzato almeno nei numeri e nella strategia i vertici britannici è forte. Non possiamo accettare ulteriori licenziamenti e facciamo appello a tutte le istituzioni locali e nazionali per fermare questa mattanza di lavoratori in un settore strategico come quello delle telecomunicazioni che oggi comunque dà segnali di ripresa in termini di ricavi. Si individuino per i lavoratori di BT soluzioni non traumatiche invertendo così la rotta di una situazione che ormai è diventata insostenibile”.
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