
La Sapienza di Roma ha reso omaggio a Stefano Rodotà. Nell’aula 101 della facoltà di Giurisprudenza, si sono svolti i funerali laici del giurista. A portargli l’estremo saluto, ex allievi, colleghi e alcune delle più alte cariche dello Stato. Tra loro, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il membro della Consulta Giuliano Amato e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Tra i tantissimi che hanno riempito l’aula (moltissimi gli ex studenti e i giovani fan del professore) c’erano anche Susanna Camusso e Maurizio Landini, il ministro Maurizio Martina, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, Gianfranco Spadaccia, storico leader radicale e amico di Rodotà, i giornalisti e colleghi della figlia Maria Laura, Mario Calabresi e Massimo Giannini.
Al tavolo degli interventi, il rettore dell’ateneo, Eugenio Gaudio, il preside della facoltà di Giurisprudenza, Paolo Ridola, il professore di Diritto costituzionale Gaetano Azzariti e il professore di Diritto civile, Guido Alpa. Tutti insieme hanno reso omaggio al feretro del giurista scomparso venerdì, per l’occasione portato nei luoghi dove per anni ha insegnato Diritto civile. Lacrime e commozione in aula durante gli interventi, ed anche all’esterno della facoltà, quando un lunghissimo applauso durato più di 25 minuti, i cori ‘presidente, presidente’ e le note di ‘Bella ciao’ intonate dai presenti hanno accompagnato l’uscita del feretro.
“Giurisprudenza si inchina al maestro di diritto. Ci ha insegnato il diritto di avere diritti”
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