
Elisabeth, Francesca e Angelica Halinovic, le tre sorelline rom morte nel rogo del loro camper a Centocelle, Roma, non sono morte per asfissia ma bruciate vive. L’aspetto emerge dall’autopsia sul corpo delle bimbe effettuata dal medico legale Antonio Oliva. Le tre giovani vittime, rimaste incastrate nelle fiamme, non hanno fatto in tempo a scappare fuori dall’abitacolo del mezzo. Le fimme, quindi, le hanno colte nel sonno e le hanno divorate senza dare scampo a nessuno.
Gli inquirenti parlano di faida tra famiglie ed escludono la pista dell’odio razziale. Potrebbe essere stata una vendetta tra clan nomadi, secondo fonti investigative, ad armare la mano di chi ha incendiato il camper parcheggiato davanti a un centro commerciale a Centocelle. La procura di Roma indaga per omicidio volontario, oltre che per rogo doloso.
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