Raggi a testa bassa in Campidoglio: “Consiglio straordinario sul nulla” e poi rinvia a data da destinarsi (6 mesi) i primi risultati della sua Giunta. Il Pd per protesta lascia l’aula

Raggi a testa bassa in Campidoglio: “Consiglio straordinario sul nulla” e poi rinvia a data da destinarsi (6 mesi) i primi risultati della sua Giunta. Il Pd per protesta lascia l’aula

È stata una Raggi decisamente aggressiva quella che nel pomeriggio di martedì ha affrontato l’Assemblea Capitolina, convocata con all’odg la “stabilità” della Giunta alla luce dei recenti fatti giudiziari riportati dalla stampa. Galvanizzata dalla presentazione nella mattinata della ‘Piattaforma Rousseau’ ideata dal defunto Casaleggio senior, e che vorrebbe essere traslata anche nell’istituzione di Roma Capitale; toccata nel vivo dalle opposizioni e dai fatti riportati dalla libera stampa, Raggi si è mostrata dura e aggressiva come mai si era vista prima. Ecco alcuni dei passaggi con i quali ha portato dei colpi durissimi alle opposizioni: “Oggi siamo qui perché l’opposizione, piuttosto che impegnarsi sul lavoro e collaborare per il bene dei cittadini, ha deciso di chiedere la convocazione di un consiglio straordinario sul nulla: chiede una verifica della nostra stabilità politica. Ebbene, la Giunta capitolina è in ottimo stato, politicamente stabile e attiva nella realizzazione del programma di governo che i romani hanno scelto a larghissima maggioranza. Rassegnatevi, questa maggioranza va avanti con forza, prosegue nella realizzazione del proprio programma nell’interesse unico dei cittadini.

Sugli assessori dimissionari o dimissionati fa gli esempi di altre grandi città

Questa maggioranza, voglio ricordarvelo, ha approvato il bilancio di previsione in anticipo rispetto a tutte le grandi città italiane. E di questo dovreste essere fieri anche voi, se aveste a cuore davvero il bene comune. Approvare il bilancio preventivo significa far risparmiare denaro ai nostri cittadini, significa poter pianificare le scelte per la città. Significa poter fare bandi di gara per i lavori pubblici. Significa che, dopo anni, finalmente si programma la manutenzione delle strade pubbliche e si asfaltano le buche dovute ad anni di malgoverno. Questa Giunta ha cambiato 3 assessori da quando si è insediata lo scorso luglio. Addirittura ad agosto, in merito all’uscita dell’assessore al Bilancio, c’è chi ha detto ‘la Giunta Raggi è dimezzata’. Un concetto matematico azzardato visto che un assessore su nove non rappresenta certo la metà della Giunta”. Poi la Raggi ha pensato bene di salvarsi in calcio d’angolo con una lunga serie di esempio maturati in altre città sul numero di assessori che hanno lasciato questa o quella giunta, relegando in un angolo e senza alcuna valutazione politica la parte giudiziaria che la riguarda. Ma ecco quello che ha snocciolato la Raggi: “Un’affermazione politica ancora più azzardata se si confronta questo dato con quello di altre amministrazioni in tutta Italia: solo a titolo di esempio ricordo che Matteo Renzi da presidente della Provincia di Firenze ha sostituito, lui sì, metà dei suoi assessori e da sindaco di Firenze è arrivato a 9 con ben 6 dimissioni; Michele Emiliano da sindaco di Bari ha cambiato 8 assessori; Giuliano Pisapia a Milano ne ha sostituiti 5; De Magistris a Napoli 10 nei primi due anni per poi arrivare a 23. Basterebbe un po’ di memoria, ma è evidente che questa convocazione è soltanto strumentale nel tentativo, vano, di non mettere in evidenza i nostri risultati. Invece dovreste cimentarvi sul terreno del fare, del costruire per la città”.

Poi alle opposizioni “a Roma tanti problemi e voi li avete ignorati per anni”

“E’ vero. A Roma ci sono tanti problemi ma, passo dopo passo, noi li stiamo risolvendo. Voi in tanti anni li avete ignorati o, in molti casi, ne siete stati la causa. La convocazione dell’Assemblea straordinaria fa riferimento ai ‘recenti fatti giudiziari riportati dalla stampa’. Ho chiarito a chi di dovere con estrema tranquillità. Ovviamente di indagini in corso si può parlare soltanto davanti ai Pm, ma questo l’opposizione, vista la grande esperienza in tema dovuta al coinvolgimento di qualche suo esponente, dovrebbe saperlo bene…”.

Sui risultati prende tempo: “non credo nei cento giorni, i risultati li vedrete tra 6 mesi”

“Non entrerò nel merito di tante questioni, ma voglio dire che quando ci siamo insediati ci siamo trovati davanti a una serie di scelte. La prima è stata fare subito qualcosa per dare un risultato immediato e tangibile ai cittadini. Io ai provvedimenti nei 100 giorni non ci credo, – ha proseguito Raggi – sono una mano di bianco: come si fa se solo i tempi di un bando di gara superano i 100 giorni? Noi abbiamo preferito lavorare seriamente e abbiamo usato gli strumenti che il codice dell’amministrazione ci offre, codice tra l’altro modificato nel 2016, causando anche una paralisi degli uffici nel periodo dell’adeguamento. Stiamo iniziando a cambiare il modo di fare le cose, oggi il risultato non lo vedete, ma lo vedrete tra sei mesi. Tutte le procedure sono state fatte a norma di legge: questo lo rivendichiamo con forza”.

E durante la replica della sindaca il Pd ha lasciato l’Aula Giulio Cesare

Il gruppo capitolino del Partito Democratico ha abbandonato, in segno di protesta l’aula Giulio Cesare al momento della replica del sindaco. “Basta scaricabarile – hanno detto i consiglieri Pd lasciando l’assemblea capitolina – volevamo sapere come il M5s intende governare Roma e non ci hanno risposto. Per protesta ce ne andiamo”.

“Gli interventi che si sono sviluppati in aula hanno riguardato le attività della Giunta e della maggioranza in generale – ha replicato Raggi – Se volete un confronto con la Giunta, articolate meglio l’ordine del giorno affinché noi possiamo parlare, in maniera più compiuta, dei risultati che stiamo portando avanti. Se volevate sentir parlare d’altro io sono disponibilissima, ma è necessario che si convochi un altro consiglio comunale. In questo modo, questi 20mila euro che oggi l’amministrazione capitolina ha speso per la seduta sono sprecati. Credo comunque che sia un bel punto di confronto quello sui temi, siamo quindi disponibili ad ulteriori scambi”.

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