
Stadio dell’As Roma, Federconsumatori critica nei confronti della Delibera approvata dalla Giunta di Roma Capitale e che mantiene l’interesse pubblico del progetto, pur se con qualche sostanziale cambiamento. “Nel documento che cestina il vecchio progetto approvato dalla giunta Marino- si legge in una nota dell’Associazione- si procede con il ‘taglio’ delle torri del business park. Sebbene alcune opere restino confermate, molte altre, proprio quelle più necessarie vengono invece sospese. Stando a quanto comunicato dal Campidoglio, il nuovo ponte carrabile, che avrebbero pagato i privati, e l’allargamento della stazione di Tor di Valle non verranno realizzati. Salteranno anche i 4 pontili sul Tevere, così come il progetto di prolungamento della metro B, mentre i nuovi treni della Roma-Lido dovrebbero passare da 15 a 2, anche se questo punto sembra essere ancora oggetto di trattative. Una frenata brusca su quella che poteva essere la speranza di milioni di romani di ottenere opere pubbliche al servizio del cittadino”.
Poi l’affondo del presidente Trefiletti: “L’amministrazione pubblica, lo dice il nome stesso, deve pensare all’interesse pubblico. I cittadini non possono e non devono essere messi in secondo piano e soprattutto non possono più aspettare. Sono indignato per la scelta del Comune di Roma. Il Campidoglio temporeggia, e quando prende decisioni fa disastri, così Roma sta diventando la capitale dei disservizi, per i turisti e, soprattutto per i suoi abitanti”.
Stefano Fassina: “Grave, sul piano della democrazia e della trasparenza, non presentare in Campidoglio le linee guida del progetto-bis”.
Ma critiche sono arrivate anche da Stefano Fassina, capogruppo in Campidoglio di Sinistra X Roma: “La Giunta Capitolina ha approvato la delibera sul progetto ridimensionato di business park e stadio di James Pallotta a Tor di Valle. Al di là del merito ancora in parte indefinito e comunque noto soltanto a una cerchia ristrettissima di amministratori e vertici delle imprese coinvolte, è grave sul piano della democrazia e della trasparenza il rifiuto da parte della Giunta e della maggioranza M5s di presentare in Consiglio Comunale le linee guida per il progetto bis. Cari amici e colleghi a 5 stelle, perchè avete paura della trasparenza? Che avete da nascondere? Temete che venga fuori che il vostro compromesso con Parnasi e Pallotta è ancora più lontano dall’interesse pubblico di quello definito a suo tempo da Ignazio Marino? Siete ancora in tempo per correggere un comportamento inaccettabile, offensivo, verso tutti i romani, in particolare quanti vi hanno votato nella speranza di vedervi aprire porte e finestre del Campidoglio. La Sindaca Raggi chieda al presidente De Vito di convocare i capigruppo per indire un consiglio comunale martedi prossimo e presentare il capolavoro di cui vanno così fieri prima della conferenza dei servizi del 5 Aprile. Infine, caro Beppe Grillo, campione dei cittadini, eroe contro i poteri forti, dove sei? Forse i mille impegni ti hanno impedito di notare e intervenire su atti della Giunta Raggi e della maggioranza M5s al Comune di Roma profondamente contraddittori con un movimento fondato sulla trasparenza, sulla partecipazione, sullo streaming. Ci aiuti a realizzare un’operazione trasparenza a Roma?”.
Montuori (assessore all’Urbanistica di Roma Capitale): “Mai perso di vista il bene e l’interesse pubblico”
A difendere la scelta dell’Amministrazione l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Luca Montuori: “In Giunta abbiamo approvato una delibera con cui si conferma l’interesse alla realizzazione del progetto dello stadio di Tor di Valle sulla base delle nostre linee programmatiche approvate in Assemblea capitolina. Gli obiettivi sono: la riduzione del 50% delle cubature del Business Park con l’eliminazione delle tre torri previste, il superamento del rischio idrogeologico, il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l’unificazione e la messa in sicurezza di via Ostiense-via del Mare e la realizzazione di edifici a basso impatto ambientale ed alti standard energetici”.
“Si tratta di un progetto complesso ma su cui il governo della città, insieme alla sua maggioranza – aggiunge – sta procedendo il più celermente possibile senza mai perdere di vista il bene e l’interesse pubblico. Per questo ribadisco l’importanza di un lavoro che sia condiviso con l’intera Assemblea capitolina. Roma non deve più essere il campo di battaglia di problematiche esterne alla città: tutti devono lavorare nell’interesse dei cittadini. La volontà resta quella di garantire il pubblico interesse, in un quadro di esigenze indirizzate a considerare l’intero quadrante urbano nel suo complesso. In particolare l’obiettivo individuato si potrà raggiungere mantenendo e incrementando i progetti del parco fluviale, del ponte ciclopedonale, dell’adeguamento della stazione esistente. Ma anche attraverso il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l’unificazione della Via Ostiense – Via del Mare dal Gra al nodo di viale Marconi, ricollegando il Ponte dei Congressi già finanziato dallo Stato, il superamento delle condizioni di rischio idrogeologico dell’area con un intervento più esteso lungo il Fosso di Vallerano e la costruzione di edifici certificati con il massimo livello di sostenibilità e a basso impatto ambientale”.
Marco Palumbo (Pd): “Stravolta, con la nuova memoria di Giunta, sia la parte delle opere pubbliche che quella architettonica”
Infine Marco Palumbo, consigliere di Roma Capitale per il Pd che contesta la posizione espressa dalla Giunta nella sua Delibera: “Con la memoria della giunta capitolina il progetto del nuovo Stadio di Tor di Valle ha subito un notevole stravolgimento sia nella parte riguardante le opere pubbliche che in quella architettonica. Il ‘taglio’ delle torri del business park riduce il progetto ad un assemblaggio di caseggiati che occuperanno più spazio delle torri e pur rimanendo alcune opere, le più necessarie vengono invece soppresse. Sono stati cancellati: il nuovo ponte carrabile, l’allargamento della stazione di Tor di Valle, i 4 pontili sul Tevere, il progetto di prolungamento della metro B e i nuovi treni della Roma-Lido dovrebbero essere solo 2. Gettata alle ortiche quella che poteva essere una occasione di ammodernamento infrastrutturale, pagata dai privati, per il litorale e un quadrante importante della città. Un progetto di grande rilievo urbanistico è stato svilito e in cambio la città riceverà 18 nuovo casermoni con una mobilità ancora più congestionata”.
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