Dopo le dimissioni da senatore, l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini chiede l’affidamento ai servizi sociali

Dopo le dimissioni da senatore, l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini chiede l’affidamento ai servizi sociali
Il tribunale di sorveglianza si è riservato sulla richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata dall’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, già condannato a due anni e mezzo di reclusione per peculato. Minzolini, che ha presentato le sue dimissioni da senatore, è accusato di aver utilizzato impropriamente una carta di credito della Rai. L’avvocato Fabrizio Siggia, difensore di Minzolini, ha proposto ai giudici della sorveglianza la possibilità per il suo assistito di un affidamento in prova presso la Comunità di Sant’Egidio. Possibilità sulla quale il procuratore generale ha espresso parere favorevole.
Ma la notizia è, come detto, che nella mattinata Minzolini ha presentato le dimissioni da senatore, questo non significa che lascerà immediatamente il Senato, ma solo dopo il voto necessario alla sua decadenza che non arriverà nelle prossime ore, C’è poi da dire che Palazzo Madama solo poche volte ha concesso ai suoi parlamentari tale ‘privilegio’. Minzolini intervenendo in mattinata ala trasmissione de La7 ‘L’aria che tira’ ha attaccato duramente il Fatto Quotidiano: “Ieri ha detto che mi sarei dimesso e non mi sono dimesso, oggi dice che non mi sono dimesso e invece sì. Oggi mi sono dimesso. Sono andato stamattina alla presidenza del Senato, e ho presentato la lettera, perché sono una persona seria, non prendo lezioni da altri. La lettera l’ho presentata alla presidenza, è molto semplice” ha spiegato l’ex direttore del Tg 1 a Myrta Merlino, che ha letto in diretta la lettera depositata a Palazzo Madama: “Caro Presidente – ha scritto Minzolini nella missiva – con la presente, come avevo preannunciato nel discorso in Aula del 16 marzo rassegno le dimissioni da senatore, le motivazioni le illustrerò in Aula quando sarà affrontato l’argomento”.
La lettera di dimissioni del senatore Fi, Augusto Minzolini è giunta pertanto oggi, martedì, sul tavolo del presidente del Senato, Pietro Grasso. Ma nel confermarlo, lo stesso presidente, interpellato a margine di un convegno a Palazzo Giustiniani, ha precisato che per quanto riguarda il voto dell’aula sulla richiesta di dimissioni, la calendarizzazione spetta alla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. A chi gli faceva notare che una riunione fosse già prevista nel pomeriggio, a seguito all’attesa richiesta di fiducia da parte del governo sul dl immigrazione, Grasso ha sottolineato che, appunto, la riunione di oggi “si dovrebbe occupare di quell’argomento”.
Il 16 marzo scorso, l’Aula con 137 sì, 94 no e 20 astenuti, aveva approvato un ordine del giorno presentato da Forza Italia che respingeva la proposta presentata dalla Giunta per le Elezioni di dichiarare decaduto il senatore in applicazione della cosiddetta legge Severino, in seguito alla sentenza di condanna a due anni e sei mesi di reclusione per peculato, per l’uso indebito della carta di credito aziendale di cui aveva disponibilità come direttore del Tg 1.
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