
Con Sinistra Italiana da tempo sosteniamo le giuste richieste dei marittimi italiani. Abbiamo partecipato a manifestazioni e presidi, chiesto incontri al ministro Delrio per una moratoria delle procedure di applicazione della Convenzione di Manila e presentato interrogazioni sul futuro della categoria. Sono stati compiuti solo pochi passi migliorativi, ma insufficienti a scongiurare il rischio di mettere in ginocchio la nostra marineria mercantile, un settore che da anni porta in giro per il mondo una eccellenza italiana. Dobbiamo garantire ai marittimi italiani la competitività che meritano non ponendoli in una condizione di svantaggio rispetto ai marittimi stranieri; liberare il settore da una burocrazia che rischia di strozzarlo; condurre un monitoraggio occupazionale per intercettare l’effettiva necessità di formazione specifica e infine riconoscere la loro appartenenza ai lavoratori usuranti’.
Ribadiamo il nostro no all’assenza di regole, alla mortificazione della professionalità e dell’esperienza, al terrorismo psicologico sul futuro, alla disoccupazione e alla perdita di competitività di tutto il settore sul mercato. Senza il lavoro di queste persone la marineria mercantile rischia la crisi.
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