
La parola ‘articolo’ scritta in verde, in minuscolo, e poi ‘UNO’ scritto in rosso, in maiuscolo. Sfondo bianco. Roberto Speranza, Enrico Rossi, Arturo Scotto, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema, tra gli altri, hanno presentato al tempio di Adriano, nel centro di Roma, il simbolo di Mdp. “Un po’ di rosso c’è”, ha commentato Enrico Rossi. “Certo i colori sono quelli del Pd”, dubita qualche sostenitore in sala. “Sono quelli dell’Italia”, replicano i parlamentari.
“Il nome e il simbolo, di matrice tipografica, richiamano chiaramente il primo articolo della Costituzione italiana – spiega chi lo ha realizzato – L’utilizzo della parola al posto del numero vuole elevare ‘UNO’ a principio fondamentale e universale del movimento, trasmettendo il concetto di unità e inizio oltre che rimettendo al centro dei nostri valori la democrazia e il lavoro. I colori richiamano quelli della Repubblica italiana. Il carattere stencil del logotipo ‘UNO’, composto di diversi elementi, ne rafforza il potere evocativo, esaltandone contemporaneamente la solidità e l’immediatezza espressiva”.
Roberto Speranza: “Democrazia e lavoro, i fari della nostra famiglia politica”
Roberto Speranza ha illustrato il senso della fondazione del nuovo movimento politico, che nasce a sinistra del Pd, da dove molti sono usciti. “Volevamo spiegare perché Art.1, perché Movimento democratico e progressista. Questo articolo 1 – afferma Roberto Speranza – gira attorno a due questioni di fondo: la democrazia e il lavoro. Noi vogliamo che siano i fari della nostra famiglia politica. Se scegliamo di ripartire da qui è perché crediamo che serva una forza politica che difenda questi valori”. Mdp nasce “per chiudere la stagione dell’arroganza”, ha proseguito Roberto Speranza durante la presentazione del simbolo del nuovo movimento di sinistra.
Roberto Speranza: “un soggetto politico largo, aperto e plurale”
“Vorrei che questo soggetto politico fosse largo, aperto, plurale. Un soggetto politico orgoglioso delle proprie idee, della propria storia, ma al tempo stesso umile. L’arroganza è stata un male di questa stagione. Ripartire dall’umiltà come parola bella, l’arroganza non porta da nessuna parte. Siamo qui anche per chiudere una stagione di arroganza che rischia di consegnare alla sinistra italiana la più grande sconfitta possibile”. Speranza ha aggiunto: “Uguaglianza sia un valore fondamentale di questo movimento”. E poi, “la legalità: ieri siamo andati a Locri, in una giornata straordinaria di partecipazione. La battaglia contro le mafie è una battaglia che ci riguarda”. Inoltre, “al centro dell’agenda devono esserci i valori legati all’ambientalismo e all’ecologia”. L’ex capogruppo Pd ha concluso: “C’è bisogno di un soggetto, di un simbolo, ma prima di tutto di un popolo. Questo popolo esiste, chiede una casa, non si è sentito rappresentato in questi anni. Ha pagato il prezzo di una serie di rotture, sul lavoro, sulla scuola… Un popolo al quale dobbiamo restituire una casa. Il primo aprile saremo a Napoli per una prima grande assemblea nazionale, a maggio primo grande appuntamento programmatico. Proveremo con questo spirito a convincere i cittadini italiani che c’è un’alternativa possibile di centrosinistra”.
La commozione di Massimo D’Alema nel ricordo di Alfredo Reichlin
Al Tempio di Adriano, un commosso Massimo D’Alema ha voluto ricordare Alfredo Reichlin, scomparso questa notte. “Alfredo Reichlin si è rivolto a noi in un articolo qualche giorno fa. Il titolo era ‘Non lasciamo la sinistra sotto le macerie’. A noi che siamo usciti dal Pd ci ha invitato a difendere le nostre ragioni che sono grandi. Ma a farlo con spirito inclusivo e spirito costruttivo. Parole che iscriverei nel nostro Dna”, ha detto Massimo D’Alema ricordando Alfredo Reichlin. “Quella di oggi è una giornata velata di tristezza. Abbiamo perduto un compagno prezioso e, per molti di noi, si tratta della perdita di un amico. Ho avuto una lunga consuetudine con Reichlin, mille sono i ricordi personali. Alfredo – ha detto D’Alema – è stato un maestro per molti, con una passione civile tormentata e inquieta ha continuato a interrogare se stesso e gli altri su quello che si poteva fare innanzitutto per evitare che la sinistra finisse sotto le macerie”. E infine, “grande personalità della nostra Repubblica che è stato anche, e soprattutto, uno degli ultimi patriarchi della sinistra italiana”, è stato “uomo di tutta la sinistra, al di sopra e al di fuori dei conflitti che ci hanno lacerato”.
Enrico Rossi, governatore Toscana, “con una sinistra più forte salirà la partecipazione”
Giungendo al Tempio di Adriano, il governatore della Toscana, uno degli artefici del Movimento, ha detto ai giornalisti che “Il nostro obiettivo è quello di riportare al voto gli elettori della sinistra che non voterebbero più il Pd e che invece con una sinistra più forte, più radicale, più decisa nei contenuti programmatici e nei riferimenti sociali possano essere interessati a partecipare, iscriversi e militare nel partito”.
Appuntamento il prossimo primo aprile a Napoli dove, ha infine concluso Roberto Speranza, avrà luogo la prima assemblea nazionale di Articolo1 – Movimento dei democratici e progressisti.
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