
I tre carabinieri indagati per omicidio preterintenzionale in merito alla morte di Stefano Cucchi, il giovane deceduto a una settimana dal suo arresto nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini, sono stati sospesi dal servizio. Per loro e per altri due militari, accusati di falso e calunnia, la procura di Roma ha chiesto nelle scorse settimane il rinvio a giudizio. Soddisfazione è stata espressa dalla sorella del giovane geometra, Ilaria Cucchi: “Apprendo la notizia che le tre persone coinvolte direttamente nel ‘violentissimo pestaggio’ (come definito dalla Procura di Roma) di Stefano Cucchi sono state sospese dall’Arma dei Carabinieri. Credo che questo sia giusto e sacrosanto proprio a difesa e a tutela del prestigio dell’Istituzione. Ora non potranno più nascondersi dietro una divisa che non meritano di indossare”. Gli altri due militari accusati di falso e calunnia, restano, per ora al loro posto, visto che non sono previsti provvedimenti di sospensione per quelle accuse, almeno fino al giudizio.
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