
Queste tutte le nomination degli Oscar 2017: Migliori effetti speciali: “Deepwater Horizon”, “Doctor Strange”, “Il libro della giungla”, “Kubo e la spada magica”, “Rogue One: A Star Wars Story”. Miglior sonoro: “Arrival”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”, “La La Land”, “Rogue One: A Star Wars Story”, “13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi”. Miglior montaggio sonoro: “Arrival”, “Deepwater Horizon”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”, “La La Land”, “Sully”. Miglior colonna sonora originale: “Jackie”, “La La Land”, “Lion”, “Moonlight”, “Passengers”. Miglior canzone: Audition (The Fools who dream) – “La La Land”, “Trolls”, City of Stars – “La La Land”, “Jim: the James Foley Story”, “Oceania”. Miglior documentario: “Fuocoammare”, “I am not your negro”, “Life Animated”, “O.J.: Made in America”, “13th”. Miglior corto documentario: “Extremis”, “4.1 Miles”, “Joe’s Violin”, “Watani: My Homeland”, “The White Helmets”. Miglior cortometraggio: “Ennemis Intérieurs”, “La Femme et le TGV”, “Silent Nights”, “Sing”, “Timecode”. Miglior cortometraggio d’animazione: “Blind Vaysha”, “Borrowed Time”, “Pear Cider and Cigarettes”, “Pearl”, “Piper”.
Per quanto riguarda i film ben 14 nomination sono state ottenute da La La Land, un musical di Damien Chezelle con Emma Stone e Ryan Gosling. Nelle sale da giovedì racconta la storia d’amore tra un’aspirante attrice che serve cappuccini alle star fra un’audizione e l’altra e un appassionato musicista jazz, che tira a campare in un pianobar di infimo ordide. È stato definito come un omaggio ai musical dell’età dell’oro di Hollywood da Cantando sotto la pioggia a New York New York. Solo altri due film hanno ottenuto tante nomination: Titanic e Eva contro Eva. Un vero e proprio record che si aggiunge a quello di Meryl Streep alla ventesima candidatura per la sua interpretazione nella commedia Florence di Stephen Frears. Gli altri film candidati agli Oscar sono: Arrival di Denis Villeneuve, Hacksaw Ridge di Mel Gibson, Il diritto di contare di Theodore Melfi, Lion – Viaggio verso casa di Garth Davis, Moonlight di Barry Jenkins, Hell or High Water di David Mackenzie, Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan e Barriere di Denzel Washington.
Fuocoammare, il documentario del 2016 di Gianfranco Rosi che lo scorso febbraio ha vinto l’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino è stato nominato per l’Oscar come Miglior documentario. L’annuncio è stato dato oggi, durante l’evento organizzato per comunicare tutte le nomination agli Oscar la cui cerimonia si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il prossimo 26 febbraio. Fuocoammare è stato girato sull’isola di Lampedusa e racconta la vita degli abitanti e contemporaneamente quella dei migranti che arrivano dal Nordafrica attraversando il mare. Il film ha inanellato una serie incredibile di riconoscimenti, l’ultimo del quale solo due giorni fa a Londra quando si è aggiudicato il 37th Critics Circle film award come miglior documentario. A dicembre aveva vinto l’Efa, l’Oscar europeo sempre all’interno della sua categoria. Il documentario è stato selezionato nella cinquina della sua categoria insieme a I’m your negro, A life animated, OJ: made in America.
“In questo film siamo riusciti a creare uno spazio universale con i personaggi e con il dramma dell’isola di Lampedusa. C’è veramente un linguaggio universale”, ha detto il regista Gianfranco Rosi, commentando la nomination del docu-film agli Oscar di Hollywood in una conferenza stampa tenutasi via Skype tra Roma e Tokyo, dove Rosi si trova in questi giorni per la promozione della pellicola. “Questo film – ha proseguito il cineasta – è così difficile e diverso dagli altri film che veramente non sapevo se saremmo riusciti a entrare nella logica ricercata. Invece ce l’abbiamo fatta. Ciò vuol dire che la pellicola contiene un linguaggio universale, che la tragedia dei migranti parla a tutti. Era questa l’intenzione lontana, che poi si è avverata”.
Proprio Meryl Streep ha portato fortuna a Rosi premiato per Fuocoammare con l’Orso d’oro a Berlino. Presidente della Giuria era proprio lei. Di recente, Rosi è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Mattarella. Rosi, già Leone d’oro a Venezia con Sacro Gra, ha “girato” per un anno sull’isola siciliana, ha raccontato la vita a Lampedusa dal punto di vista dei migranti che ogni giorno sbarcano ma anche degli isolani che li hanno accolti.
Miglior augurio a Rosi viene propria dalla tre volte premiata con l’Oscar, Meryl Streep. “Sono molto orgogliosa del premio all’unanimità che gli abbiamo attribuito a Berlino. Il film di Rosi – dice – è sicuramente qualcosa di unico perché nonostante siano storie che riguardano le masse di persone, il tema dell’immigrazione ci tocca solo se vediamo l’immagine di un bambino strappato al mare o quella di un ragazzino in ambulanza coperto di polvere. Solo quel tipo di immagini ci dà la sveglia. Rosi è riuscito attraverso i suoi protagonisti, un ragazzo, un dottore, un dejay su questa piccola isola, a lasciare aperta una porta all’orrore e con il suo film ha indicato una strada al pubblico per poterci entrare e anche uscirne. Credo che quando i membri dell’Academy lo vedranno Fuocoammare avrà delle ottime probabilità”.
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