
Un doppio attentato contro gli uffici annessi al Parlamento di Kabul, in Afghanistan, ha causato almeno 38 morti decine di feriti. Le esplosioni sono avvenute nell’ora di uscita dagli uffici, ha annunciato il portavoce del Ministero afghano della Salute. “Il bilancio è destinato a salire, perché molti feriti versano in uno stato critico”, ha aggiunto il portavoce. Si tratta dell’attacco più sanguinoso che ha colpito la capitale dell’Afghanistan da novembre, quando un kamikaze dell’Isis si fece esplodere uccidendo più di 30 fedeli in una moschea.
L’attacco è stato portato da un kamikaze giunto a piedi sul luogo e da un’autobomba. La rivendicazione viene dai Talebani con un messaggio postato su twitter, in cui scrivono di aver avvertito il NDS, il servizio di sicurezza afghano, che ha la sede proprio nell’edificio colpito. Per il portavoce del Ministero dell’Interno, Sediq Sediqqi, “la prima esplosione si è prodotta davanti a un minibus” in attesa dei dipendenti del Parlamento. Non è ancora noto se tra le vittime vi sono parlamentari. Poco dopo questa prima esplosione, le guardie della sicurezza del Parlamento hanno avvistato l’auto sospetta dall’altra parte della strada, di fronte all’edificio. Neppure il tempo di gridare ai passanti di fuggire, che l’auto è esplosa, uccidendo e ferendo molte persone.
Le vittime comunque sarebbero appartenenti alle forze dell’ordine afghane, ai servizi di sicurezza e alcuni dipendenti del Parlamento. Proprio di fronte all’edificio che lo ospita, si trova anche l’Università americana di Kabul, già colpita duramente nel settembre del 2016 da un’esplosione che permise l’ingresso di un commando armato. Sedici studenti vennero uccisi e molti altri furono feriti. E negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli attentati contro parlamentari in Afghanistan. Il 28 dicembre, ad esempio, un deputato venne ferito nell’esplosione della sua auto in una zona molto frequentata di Kabul, mentre si recava in Parlamento. Il 21 dicembre, almeno otto persone sono state uccise nell’attacco di kamikaze talebani contro il domicilio di un altro parlamentare sempre a Kabul.
Intanto, gli Stati Uniti annunciano che circa 300 marines saranno impiegati in Afghanistan. È il primo contingente americano che fa ritorno dopo il ritiro deciso da Obama nel 2014. Secondo il comando americano a Kabul le nuove truppe sono attese per la prossima primavera.
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