
“Lavoratori che offrono un servizio di eccellenza non possono essere trattati così, vittime di un rimpallo di responsabilità inaccettabile. Da anni il Santa Lucia – continuano i sindacati – vive appeso, nell’incertezza sul proprio futuro, con i lavoratori ostaggio delle minacce della proprietà da una parte e delle riduzioni dei finanziamenti dall’altro. Con una situazione debitoria mai davvero chiarita e difficoltà a coprire i costi con le rette regionali, la parola default continua ad aleggiare senza mai essere pronunciata, usata come spauracchio”.
“Come in passato “#NonStiamoZitti”, non accettiamo che le domande non ricevano risposte e senza passi in avanti renderemo visibile la vertenza tra i cittadini e i pazienti, da sempre vicini alla causa dei lavoratori della struttura. Anche la Regione Lazio – conclude la nota – rompa il silenzio ed eserciti il proprio ruolo”.
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