
In questo referendum si è tornati al far west televisivo, senza par condicio e senza legge. La presenza costante del governo, che va oltre un terzo del tempo totale dedicato alla politica e al referendum, è un inedito nella pur infelice storia mediatica italiana. Neppure Berlusconi è arrivato a tanto. Il presidente Renzi ha invaso i teleschermi e segue a ruota la ministra Boschi. Quest’ultima, per esempio, questa mattina ha fatto quasi un monologo ad Agorà su Rai Tre. Ma è solo la sequenza di una vera e propria occupazione dell’immaginario collettivo. Siamo colpiti dal silenzio dei non innocenti componenti dell’Agcom, ai quali, teoricamente, spetterebbe il compito di sorvegliare. Le sanzioni ipotetiche arriveranno dopo il voto? È indegno che il servizio pubblico, che si voleva indipendente e autonomo dai partiti, sia diventato una costola parlante di Palazzo Chigi.
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