Le mani di Gomorra su due capolavori di Van Gogh. Blitz di Gdf e Polizia, recuperati nel napoletano i quadri rubati nel 2002 al Museo di Amsterdam

Le mani di Gomorra su due capolavori di Van Gogh. Blitz di Gdf e Polizia, recuperati nel napoletano i quadri rubati nel 2002 al Museo di Amsterdam

Gomorra aveva investito nell’arte ordinando il clamoroso furto di 14 anni fa in un museo di Amsterdam, dove furono trafugate due straordinarie opere di Vincent Van Gogh: ‘La chiesa di Neunen’ e ‘Vista dalla spiaggia di Scheveningen’ (nella foto ndr). Il blitz che ha consentito il recupero delle due tele è stato messo a segno dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, e dalla Squadra Mobile del capoluogo campano che da tempo era sulle tracce di un presunto tesoro della camorra. Le due opere erano state nascoste in un locale della costiere campana. Prima di dare l’annuncio la Procura di Napoli e la Guardia di Finanza hanno però voluto stabilire l’autenticità dei due capolavori ed allora sono stati mobilitati esperti d’arte e soprattutto specialisti ndelle opere del grande pittore. A Napoli si è recato anche uno dei massimi responsabili del Museo olandese dove le tele erano state trafugate ed anche lui ha certificato l’autenticità dei pezzi recuperati. L’indagine che ha permesso questa clamorosa svolta sul furto del 7 dicembre del 2002 stava ricostruendo gli affari di una costola della Camorra. Affari immobiliari frutto del traffico internazionale di droga che legava, i clan campani ai cartelli del narcotraffico sudamericano. Le famiglie camorriste, oltre che investire sull’immobiliare in Italia, avevano puntato anche su spericolate operazioni commerciali negli Emirati, dove spiccano le realizzazioni di centro commerciali. Non a caso uno dei boss latitanti avrebbe deciso di passare la sua latitanza dorata a Dubai. Ma tanto era il denaro che i boss avevano deciso anche di togliersi qualche soddisfazione con l’arte, ed ecco allora il furto delle due opere d’arte ad Amsterdam. Un investimento senza tempo.

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