
Ancora una giornata di partecipazioni ad eventi di grande rilievo per la sindaca Raggi. In questo fine settimana incerto, non solo meteorologicamente, la prima cittadina ha partecipato all’inaugurazione della mostra sulla giornata europea della Cultura ebraica, ribadendo le intenzioni della nuova Amministrazione su uno degli impegni che coinvolgono direttamente la Comunità ebraica di Roma: “A breve lavoreremo sul Museo della Shoah. Siamo riusciti finalmente a sbloccare i fondi che da anni probabilmente erano impantanati, e soprattutto abbiamo tutti una grande missione: coinvolgere i nostri bambini, le nostre giovani generazioni in un percorso che sia comune”. A chi poi le chiedeva se questo significa anche un viaggio nei luoghi della Shoah, risponde: “Assolutamente sì, in parte il Comune di Roma lo ha sempre fatto, intensificheremo questi viaggi perché è necessario conoscere il passato per poter cambiare e migliorare il presente e il futuro”.
La prima cittadina evidenzia: “La memoria è quello che ci contraddistingue. Se non abbiamo passato, il nostro presente e soprattutto il nostro futuro sarà incerto. Noi dobbiamo difendere e rivendicare il passato per poter dire queste parti sono state positive e queste sono state negative, e partire da lì per fondare un nuovo futuro che sia migliore”. Raggi ha poi voluto sottolineare l’importanza della cultura “che supera ogni barriera” per combattere intolleranza e terrorismo per la sua funzione di “integrazione e accoglienza delle diversità. In questo momento – prosegue – dobbiamo sostenere tutte le iniziative volte a far capire che siamo tutti collegati, che siamo tutti fratelli”. Solo così, conclude, si combatte “il radicalismo e il terrorismo di cui siamo tutti vittime”.
Ma se sugli impegni a favore dellla cultura in città ed in particolare in questa occasione per quella ebraica, nessuno può essere contrario ed all’opposizione, altro va detto su quello che la città potrebbe avere in dote la prossima settimana, che si presenta bollente per l’Amministrazione pentastellata. I nodi sono sempre gli stessi: le nomine in seno all’Amministrazione (lo staff che affianca il sindaco, assessore al bilancio compreso ndr) e quelle delle municipalizzate, prime fra tutte quelle di Atac, che in questi giorni rischia, oltre che il default contabile, anche quello della gestione operativa. Sono sempre meno, infatti le vetture ed i tram in servizio e sempre di più i mezzi alloggiati nei depositi. Monta anche la rabbia tra le migliaia di lavoratori che prestano la loro opera, rischiando di essere coinvolti in una disputa amministrativa che non li riguarda affatto. Sono ormai decine, forse centinaia gli autisti costretti a saltare i turni di servizio perché non hanno a disposizione una vettura da condurre. Ed è proprio questo uno dei punti che vede direttamente coinvolta la Raggi e la sua amministrazione. Senza un intervento certo (serve una delibera firmata dalla sindaca o dal futuro assessore al Bilancio) sui conti, i 18 milioni di euro vitali per Atac e la sua sopravvivenza operativa, Roma rischia un parziale blocco della mobilità su gomma. Tutto, comunque, si deciderà nelle prossime 48-72 ore, o con la nomina del nuovo titolare del conti capitolini, o, in alternativa con la gestione delle deleghe da parte della sindaca.
Questa ultima ipotesi potrebbe portare la stessa Raggi ad autorizzare lo sblocco dei 18 milioni destinati all’operatività di Atac e far ripartire il lavoro nei depositi e nelle officine di manutenzione. Infine, quanto ai nomi del possibile nuovo assessore al Bilancio, restano in testa alla speciale classifica l’ex vice comandante della Guardia di Finanza, Ugo Marchetti (se fosse stato sindaco Marchini per lui la seconda casella di Roma Capitale, vicesindaco) e il sempre presente, Nino Galloni, economista con grande esperienza nella gestione di amministrazioni complesse e con un fiuto politico che gli deriva dal padre Giovanni, un passato in prima linea ed in primo piano (vicepresidente del Csm, due volte ministro, una volta vicepresidente e due volte vicesegretario della Democrazia Cristiana) nella storia politica italiana. Galloni potrebbe avere più chances, anche se pesa a suo sfavore l’ostilità di una parte del M5S. Tutto sarà comunque deciso, obtorto collo, nelle prossime ore e chissà, se a sorpresa la Raggi non tiri il coniglio fuori dalla scatola già nella giornata di lunedì.
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