
“Un Patto per Roma tra le parti sociali e l’amministrazione comunale ‘attraverso lo strumento del confronto e della contrattazione’. Una serie di temi – dal fisco alle aziende partecipate agli appalti, alla riforma della pubblica amministrazione, alle periferie, al welfare all’emergenza abitativa – sviluppati dal sindacato nel corso della Conferenza di programma “Per Roma” e che “dovrebbero essere trattati in modo prioritario dalla nuova amministrazione comunale”. Ma vediamo nel dettaglio le richieste e le proposte dei tre Sindacati formulate dai segretari generali della Cgil di Roma e del Lazio, della Cisl di Roma Capitale e Rieti e della Uil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, Paolo Terrinoni e Alberto Civica, riferisce una nota, ai candidati sindaco Virginia Raggi e Roberto Giachetti. “Occorre ridurre la pressione fiscale ormai troppo elevata, a partire dalla ricontrattazione del debito pubblico – scrivono i sindacalisti -. E occorre realizzare il patto antievasione con l’Agenzia delle entrate, riutilizzando le risorse recuperate per ridurre la pressione fiscale, incrementare gli investimenti, favorire le politiche sociali”. “Le aziende partecipate – aggiungono -.sono i pilastri su cui fondare una nuova politica industriale e dei servizi nella Capitale d’Italia, a partire da Atac, Ama e Acea. I problemi non si risolvono con le privatizzazioni, ma attraverso l’efficientamento, la razionalizzazione, la semplificazione e la riorganizzazione delle aziende e del lavoro portando a compimento i processi di risanamento già avviati senza prevederne di nuovi e tutelando i posti di lavoro. Occorre completare le grandi opere (già in esecuzione o solo progettate) nel pieno rispetto delle norme prevista dal Prg e aprire anche un nuovo ciclo edilizio basato sul recupero, sulla riqualificazione, sull’impiego di nuova tecnologia, pianificando opportuni interventi per le infrastrutture immateriali, materiali e sociali e inserendo nell’agenda urbana i concetti di innovazione e smart city”. “Nelle periferie – proseguono – è necessario intervenire con opere infrastrutturali nell’ottica di una riorganizzazione urbana, implementando i servizi pubblici e privati e favorendo centri di aggregazione e culturali. Bisogna inoltre ridefinire il piano regolatore sociale e sanitario, rafforzando i servizi a favore delle persone più deboli e ripensando anche alle modalità di gestione di molti servizi attualmente appaltati e il cui risultato lascia molto a desiderare. La questione abitativa, infine, non può essere più essere gestita come una materia di ordine pubblico: occorre realizzare un’effettiva mappatura sugli aventi diritto alla case popolari del Comune e dell’Ater, rilanciare un programma mirato alla costruzione e al recupero di nuovi alloggi di edilizia sociale e creare un’Agenzia per l’affitto o un altro strumento capace di far incontrare domanda e offerta per immettere sul mercato almeno il 10% degli alloggi privati chiusi (circa 125mila) attraverso opportune politiche anche d’incentivazione pubblica”. “Dall’insieme di questi interventi – concludono i sindacalisti – crediamo possa arrivare la spinta per rilanciare lo sviluppo e il lavoro e per uscire dalla crisi, favorendo al contempo una redistribuzione del reddito”. Ma non è solo la lettera dei Sindacati a rendere interessante il confronto tra i due candidati, ma anche i temi che sono, in queste ore, al centro dell’agenda elettorale ed amministrativa dei due candidati, oltre che i riconteggi delle schede elettorali sia per l’Assemblea Capitolina che per i Municipi. Va detto che per l’Assemblea Capitolina il Pd ha perso un ulteriore seggio a favore della Lista Marchini, mentre nei Municipi molte posizioni restano traballanti che potrebbero portare ad una pioggia di ricorsi, anche se questa ipotesi sembra lontanissima. Quanto alle anomalie, va detto che sono nel Municipio Parioli-Trieste-San Lorenzo, sono state riscontrate in 21 seggi, che corrispondono ad una platea di oltre 18mila voti, ma discorsi analoghi, anche se meno rilevanti rispetto al Municipio citato, sono state evidenziate e denunciate anche in altre realtà territoriali.
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