
Il 2 giugno, in occasione dei festeggiamenti per il settantesimo anniversario della Repubblica, la FLC CGIL sarà presente in 100 piazze italiane per la raccolta firme con la quale chiede l’istituzione di un referendum che abroghi il peggio della legge 107/15, la cosiddetta “buona scuola”.
Quattro i punti chiave per i quali la FLC CGIL chiede l’abrogazione che riguardano gli ampi poteri concessi ai dirigenti scolastici, il cosiddetto bonus scuola per le private, l’istituzione dei comitati di valutazione e l’obbligatorietà delle ore di alternanza scuola-lavoro. Quattro i quesiti proposti: l’abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede, l’abrogazione di norme sull’obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro, l’abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione e, infine, l’abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private.
Concetti semplicemente in palese contraddizione con quanto recita la Costituzione, la stessa Costituzione che 70 anni fa ha costruito le basi per una scuola pubblica laica e plurale che garantisca a tutti l’accesso all’istruzione e pari rispetto e dignità a tutti i suoi lavoratori.
100 piazze italiane, quindi, tra le quali Roma, Milano, Torino, Venezia, Firenze, Bologna, Ravenna, Terni, Napoli, Bari, Olbia, Cosenza, Reggio Calabria e Catania. 100 buoni motivi per esserci, specialmente in quelle città in cui questa iniziativa coinciderà con le elezioni amministrative e dimostrare come si può tornare a contare, facendo la cosa giusta, firmando per la scuola pubblica di tutti e per tutti: una vera, buona, scuola.