
Psoe e Ciudadanos hanno trovato l’accordo che porterà mercoledì alla elezione come presidente della Camera dei deputati il socialista Patxi Lòpez. Il Ppe ha rinunciato ha rinunciato a presentare il suo candidato alternativo. È la prima volta nella storia democratica della Spagna che la Camera è presieduta da un esponente non eletto dal gruppo di maggioranza. Il leader dei popolari e premier incaricato Rajoy ha confermato nella serata di martedì che la decisione di non presentare alcuna candidatura è stata effettuata dalla Direzione Nazionale del partito, ammettendo così la rinuncia a presiedere il Congresso.
Nell’accordo con Ciudadanos, è previsto inoltre che anche una vicepresidenza venga attribuita ai socialisti, mentre a Ciudadanos e Podemos vanno una vicepresidenza cadauno. Sugli otto posti della presidenza, ai ne popolari saranno attribuiti tre, due vicepresidenze e una segreteria, mentre i socialisti cederanno uno dei posti minori al gruppo PNV.
Il segretario generale del Psoe Pedro Sanchez ha parlato con Albert Rivera, leader di Ciudadanos, e con Pablo Iglesias, leader di Podemos, per una verifica sulla possibilità di allargare l’accordo istituzionale a un accordo di governo. Sembra che la trattativa si sia arenata per la tenacia con cui Podemos ha confermato la sua frammentazione in quattro gruppi parlamentari, alimentando così la rappresentatività regionalistica. E sembra che questa decisione abbia fatto andare su tutte le furie il segretario Psoe Sanchez. In questo momento, perciò, Podemos non fa parte dell’accordo istituzionale.
Secondo alcuni media spagnoli, nel gruppo dirigente di Podemos si è aperta una grave frattura a proposito della decisione di non votare il candidato socialista alla presidenza della Camera, e di sottrarsi ai colloqui con Sanchez sul governo senza i popolari. In ogni caso, Podemos ha scelto di affidare a Carolina Bescansa, deputata, l’incarico di proseguire nei colloqui sia col Psoe che con gli altri partiti. Sanchez ha detto di sperare nell’adesione di Podemos al patto istituzionale e di governo.
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