
La Corte Suprema del Canada, nella serata di venerdì 15 gennaio, ha emesso una sentenza storica: si concede il suicidio assistito sotto certe condizioni in tutto il Paese. La Corte Suprema concede inoltre quattro mesi al governo federale per il varo di una legge che ne regolamenti la pratica. La Corte Suprema aveva già dato al Parlamento un anno di tempo per regolamentare modi e tempi per mettere in condizione i medici di effettuare il suicidio assistito, dopo che era stato posto il divieto assoluto nel febbraio 2015. Non si riuscì a calendarizzare la legge perché il 19 ottobre si tennero le elezioni generali e il successivo cambio di governo indusse il nuovo ministro della Giustizia a chiedere una proroga di altri sei mesi. Venerdì la Corte ha assegnato al governo non sei, ma quattro mesi aggiuntivi per la legislazione. Ha anche affermato che i medici della provincia del Quebec possono facilitare la morte dei pazienti, poiché il governo locale aveva già varato una legge ad hoc nel dicembre scorso. Infine, ha concesso ad ogni cittadino canadese di presentare istanza presso i tribunali locali per un’autorizzazione giudiziaria “a coloro che vogliano esercitare il loro diritto” alla morte medicalmente assistita.
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