
Dopo le dichiarazioni spontanee di Salvatore Buzzi, che nella giornata di mercoledì ha attaccato duramente i Pm e chiesto per lui un processo equo e con molti testi chiamati a riscrivere alcuni capitoli di ‘Mafia Capitale, anche la giornata di giovedì è stata decisamente importante, visto che i giudici della decima sezione penale, titolari del procedimento, hanno deciso sull’ammissibilità di molti testimoni chiamati a deporre. Innanzitutto va detto che ci saranno sicuramente gli ultimi tre prefetti di Roma e gli ex sindaci Gianni Alemanno e Ignazio Marino, così hanno stabilito i giudici, al termine di una lunga camera di consiglio.
Si tratterà di un processo decisamente ‘congestionato, visto che sono stati ammessi molti degli oltre mille testimoni richiesti dalle difese dei 46 imputati finiti a giudizio con rito immediato. Il taglio delle liste presentate dai legali, ha detto il presidente Rosanna Ianniello leggendo il provvedimento di ammissione, si è reso necessario perché “sovrabbondanti”. Oltre ai prefetti Giuseppe Pecoraro, Franco Gabrielli e Mario Morcone, tra i nomi illustri che dovranno sedere sul banco dei testimoni ci sono anche quelli di Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio), Raffaele Cantone (presidente dell’Anac), Giuliano Poletti (Ministro del lavoro), Maurizio Venafro (ex capo di gabinetto di Zingaretti), Alfonso Sabella (ex assessore alla legalità del Campidoglio), Daniele Leodori (presidente del Consiglio regionale), Francesco Storace ed Eugenio Patané (consiglieri regione Lazio), Estella Marino (ex assessore all’ambiente di Roma Capitale), Rita Cutini (ex assessore alle politiche sociali di Roma Capitale), Maurizio Pucci (ex assessore del comune), Luigi Nieri (già vicesindaco), Michaela Campana (deputata), Goffredo Bettini (eurodeputato).
Al termine della fase di ammissione delle prove, l’udienza è stata rinviata al prossimo 9 dicembre. Mentre per quanto riguarda il processo con rito abbreviato a carico di Daniele Ozzimo (ex assessore alle politiche abitative); Massimo Caprari (ex consigliere di Centro Democratico), Gerardo e Tommaso Addeo (collaboratori di Luca Odevaine) e Paolo Solvi, il Comune di Roma non sarà parte civile. Il gup Alessandra Boffi, infatti, non ha ammesso la richiesta di costituzione dei legali del Campidoglio, a causa di un vizio di forma. Respinte anche le costituzioni delle associazioni Assoconsum e Confconsumatori. Accolte invece le richieste di Ama, Partito Democratico, Regione Lazio, Cittadinanza Attiva e Camera di Commercio.
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