
“Il giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo. Il Papa ha risposto per quel che sapeva. La questione riguarda la domanda se era corretta. Il sindaco dopo quanto uscito sui giornali ha chiarito. Non sono necessari ulteriori chiarimenti” . Non sono le parole dettate e messe in rete dall’ufficio stampa del Campidoglio a difesa del Sindaco Marino, ma la netta e sintetica presa di posizione del Capo della sala stampa Vaticana padre Lombardi, una conferma a quanto da noi scritto ieri. Purtroppo, anche nella giornata di martedì, autorevoli giornali, forse meglio dire ex, come la Repubblica, che ha proseguito anche oggi, confezionavano un abito decisamente da defunto per il Sindaco di Roma e a ruota, e questo ha dell’incredibile, i quotidiani militanti della destra, in una rincorsa a chi assesta la spallata più dura al Sindaco. Il titolo di prima pagina del quotidiano diretto da Ezio Mauro era assolutamente in linea con i disegni della destra. La nota della Santa Sede fa chiarezza, smonta strumentalizzazioni volgari fatte su quanto detto dal Papa. Conferma quanto abbiamo scritto a proposito, certo non di ossequio nei confronti del sindaco, ma di assoluto rispetto per la verità. Tanto che più volte non abbiamo risparmiato critiche al Campidoglio, per quanto riguarda l’amministrazione della città.
La Repubblica sprizza veleno nei confronto del Sindaco
Vogliamo dire ancora qualcosa su quanto la Repubblica, nella giornata di martedì ha pensato bene di mettere in pagina. Più che un attacco a Marino, e questo ci sta tutto, vista la condotta editoriale di questo giornale nell’ultimo periodo, sembra una scelta politica: mettere l’uno contro l’altro le varie anime del Partito Democratico. Non a caso si fa la solita ricostruzione postuma di quanto si sono detti, forse, i vari parlamentari e senatori, sulla vicenda, sprizzando veleno, nella maggior parte dei casi e guarda caso, proprio contro il Sindaco Marino e a fare da vaso di coccio tra titani d’acciaio, viene citato il Commissario di Roma e Presidente del Pd Orfini, che anticipa quanto poi è stato messo nero su bianco dal Vaticano: “E’ stata fatta un’esagerazione, come sempre quando si tratta di Marino”.
L’alleato di Renzi, il partito di Alfano più becero delle destre
In ultimo, ma non ultimo, alcune considerazioni vanno fatte con il partito guidato da Angelino Alfano. Ci risulta che sia alleato di Governo del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma nella sostanza, a Roma, nella Capitale, riesce a superare, quanto a polemiche ed accuse contro l’Amministrazione del centrosinistra, anche la più becera delle destre. Un esempio su tutti: Andrea Augello, ex Assessore al Bilancio con Storace nel Lazio, oggi Ncd, da giorni martella la prima linea del centrosinistra ed insieme a lui tanti altri esponenti di questo partito, che, probabilmente, hanno solo voglia di tornare all’ovile berlusconiano e sfruttano l’assoluta libertà di comunicare contro l’Amministrazione Marino. Augello non è nuovo alla moda di tornare a comunicare come una volta, ricordiamo le sue origini politiche: Movimento Sociale Italiano, Alleanza Nazionale, bontà sua e della Polverini sindacalista dell’Ugl. Ma su tutto va detto che il senatore nel 2013 coordina la campagna per la ricandidatura a Sindaco di Gianni Alemanno che si conclude con la vittoria dello sfidante, Ignazio Marino, al ballottaggio. Lo scontro elettorale ha toni molto accesi, tanto che, al termine del dibattito finale fra i due candidati, Marino si rifiuta di stringere la mano ad Augello dicendo “no, oggi no”. Il siparietto si chiude sulla replica di Augello: “Sei così arrabbiato? Non importa, passerà: ci saluteremo domani”. Probabilmente, quella mancata stretta di mano, è all’origine di una assoluta deriva decisamente poco moderata, di un partito, o meglio di un esponente di rilievo dell’Ncd, che dovrebbe, a parole ambire alla conquista del centro dello schieramento politico, ma probabilmente ha un sogno nel cassetto: tornare con Berlusconi e Salvini.
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