
Quella dei lavoratori di Ama, la municipalizzata per l’ambiente della Capitale, è stata una manifestazione che ha rischiato di degenerare per colpa di pochi provocatori. Oltre agli slogan contro l’Amministrazione Marino, anche una bomba carta fatta esplodere nello splendido cortile su cui si affaccia il Palazzo Senatorio. Purtroppo in una manifestazione molto partecipata, non sono mancati gesti che dai tempi dell’insediamento del Sindaco Alemanno, avevamo dimenticato, come i saluti romani, fatti da poche decine di provocatori che probabilmente nulla avevano a che vedere con le solide richieste di lavoratori e sindacati. Immediata la presa di distanza di Natale di Cola, segretario generale della Fp Cgil: “Era una piazza di oltre duemila persone e non abbiamo visto nessun caso di questo tipo. Ovviamente se ci sono stati li condanniamo fermamente e non sono in nessun caso riconducibili a delegati sindacali o dirigenti”. In piazza del Campidoglio erano comunque almeno duemila i lavoratori che hanno raccolto l’appello di tutte le sigle sindacali, nel tentativo di impedire la ‘privatizzazione’ del servizio di spazzamento in due Municipi della città. Tanti i cartelli e gli slogano urlati con decisione dai manifestanti: “Per una piazza pulita differenziamo sempre senza svenderci mai”.
L’Assessore E. Marino (Ambiente): “Entro il 27 settembre approveremo la delibera. La Giunta punta a migliorare il servizio”
E mentre la piazza ribolliva di proteste, a poca distanza i sindacati incontravano l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, che puntualizzava, alla fine del vertice la posizione del Campidoglio: “Abbiamo accolto in Campidoglio una delegazione dei manifestanti che erano in piazza e abbiamo ribadito che stiamo preparando la delibera di affidamento all’Ama del servizio di igiene spazzamento e trattamento dei rifiuti per 15 anni. Stiamo chiudendo il lavoro in Giunta e poi in Assemblea. Stiamo semplicemente ragionando su alcune zone della città su una ipotesi di miglioramento del servizio insieme ai privati per coprire situazioni che non sono oggi ottimali dal punto di vista del servizio. Su questo ci siamo confrontati ed è emersa la disponibilità da parte dei capigruppo di incontrare nuovamente i sindacati prima dell’approvazione del provvedimento in Aula. Entro il 27 settembre la delibera deve essere approvata in Assemblea quindi noi stiamo contingentando i tempi in Aula per affrontare velocemente la discussione e contiamo entro il 27 settembre di rinnovare, come previsto dalla norma, l’affidamento all’azienda del servizio. Tra le preoccupazioni espresse dai sindacati c’è la tutela dei posti di lavoro. Ovviamente – ha assicurato l’assessore – c’è l’assoluta tutela dei posti di lavoro. Noi stiamo facendo efficienza nell’azienda, non abbiamo minimamente mai messo in discussione la tutela dei posti di lavoro che, anzi, aumenteranno garantendo la qualità del servizio”.
Di Cola (Fp Cgil): “Insoddisfatti dell’incontro. Confermiamo lo stato d’agitazione”
“Siamo insoddisfatti dell’incontro perché l’assessore Estella Marino ha confermato la volontà di voler dare mandato per privatizzare una parte dello spazzamento disattendendo così gli accordi presi con il sindacato che escludevano questa possibilità. I capigruppo hanno preso l’impegno a riconvocare i sindacati appena avranno il testo della delibera e confrontarsi per eventuali modifiche prima che la delibera vada in Aula. Dispiace che il sindaco non si sia confrontato con i rappresentanti dei lavoratori su scelte che non fanno bene alla città. Per questo confermiamo lo stato di agitazione e da domani continuerà l’informazione ai lavoratori sulle scelte della Giunta. Responsabilmente aspettiamo la convocazione dei capigruppo per eventuali margini di modifiche ma se non ci saranno prima dell’approvazione in Aula del provvedimento sarà sciopero. Confidiamo che l’amministrazione ci pensi seriamente”.
Bonfigli (Fit Cisl): “Con il porta a porta spostati 1600 lavoratori. Anche questo è il motivo per cui Roma è sporca”
Per il segretario regionale della Fit-Cisl del Lazio, Alessandro Bonfigli “siamo qui dopo il mancato rispetto dei verbali con i quali siamo arrivati all’8 agosto a definire una intesa importante per poi sentire gli annunci che spiazzano. Va rimarcata con forza che la scelta del porta a porta per raggiungere l’obiettivo da parte del sindaco del 60 per certo ha spostato 1600 lavoratori e adesso lui scarica il problema sull’incapacità dell’azienda”
Bertinelli (Uil): “I lavoratori di Ama hanno riaffermato il ruolo pubblico dell’Azienda”
“Il partecipato presidio sotto il Campidoglio rappresenta un’ulteriore dimostrazione di quanto i lavoratori intendano riaffermare il ruolo pubblico di Ama. Ruolo tra l’altro riconosciuto anche dagli accordi sottoscritti fino allo scorso mese. In quella circostanza, il Campidoglio sosteneva che Ama rappresenta l’unica azienda interamente pubblica del Comune, salvo poi ritrattare attraverso dichiarazioni volte a chiedere una privatizzazione parziale del servizio. Cosa che produrrebbe un sicuro abbattimento di ogni garanzia e tutela non solo dei lavoratori Ama, ma anche dei soggetti che andrebbero a svolgere le attività di spazzamento attualmente gestite dall’azienda pubblica. Probabilmente si percorrerà le strada delle gare al massimo ribasso – aggiunge – che andranno a incidere sulla qualità del lavoro e sulle retribuzioni. Il 27 settembre scadrà il tempo per il nuovo affidamento del servizio ad Ama e il sindaco non può essere incoerente tra quanto promesso all’azienda, attraverso la sottoscrizione di accordi sindacali, e quanto invece dichiarato alla stampa. Siamo oggi qui per chiedere un incontro con il sindaco. In mancanza di risposte chiare continueremo la mobilitazione e non escludiamo una giornata di sciopero”.
Peciola (Sel): “Sosteniamo la mobilitazione e siamo disponibili ad aprire un confronto costruttivo”
“Sosteniamo la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Ama indetta dalle rappresentanze sindacali in piazza del Campidoglio. Siamo disponibili ad aprire un confronto costruttivo per il miglioramento del contratto dei servizio e il miglioramento dell’efficienza dei servizi sul territorio. Non condividiamo, però, la decisione di privatizzare il servizio di igiene urbana in due Municipi. Per uscire dall’emergenza e migliorare il decoro in città bisogna potenziare la raccolta differenziata porta a porta e dare maggiore sicurezza al personale interno all’azienda”.
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