
Arrampicandosi su taglienti corde di filo spinato, oppure strisciando al di sotto di esse, un’ondata di migranti, sempre più numerosa, ha tentato di attraversare il confine serbo con l’Ungheria mercoledì 26 agosto, in un pigia pigia impaziente e nervoso per il completamento delle operazioni burocratiche per l’ingresso nel paese. A Roszke, città di confine magiaro con la Serbia, dove i migranti richiedenti asilo sono stati registrati dalle autorità, la polizia ha usato gas lacrimogeni per interrompere una pericolosa zuffa, che ha coinvolto più di 200 migranti. Secondo fonti della polizia, esplodono risse e zuffe tra migranti perché ormai non ce la fanno più ad attendere, data la lentezza delle operazioni burocratiche di identificazione. Dalle 7.30 della mattina di mercoledì, già 1302 migranti erano stati bloccati presso la frontiera meridionale con la Serbia, ha detto Karoly Papp, capo della polizia ungherese da Budapest.
Sempre secondo fonti della polizia, nella sola giornata di martedì sono stati bloccati 2533 migranti, e 2093 lunedì, portando la contabilità dei richiedenti asilo ad un livello mai conosciuto prima d’ora. Dopo la registrazione della richiesta d’asilo e l’identificazione, ogni migrante viene trasferito in uno dei centri ungheresi per rifugiati. Tuttavia, una gran parte dei rifugiati cerca di lasciare il centro al più presto per raggiungere le nazioni più ricche del continente, dalla Germania alla Svezia. Le autorità ungheresi hanno promesso passi ulteriori per rafforzare i cordoni di sicurezza alle frontiere, bloccando di fatto il transito delle migliaia di profughi che giungono dalla Serbia, dopo aver attraversato Macedonia e Grecia.
Lo stesso capo della polizia magiara Papp ha comunicato che dal prossimo 15 settembre saranno impiegate alle frontiere ben 6 unità di polizia con 2106 “cacciatori di confine”, con l’uso di elicotteri, cani poliziotto e poliziotti a cavallo. “L’organizzazione, l’equipaggiamento e la grande mobilitazione delle unità di frontiera della polizia rallenteranno i rischi alla sicurezza determinati da questa massiccia immigrazione illegale”, ha concluso il capo della polizia, aggiungendo che saranno inviati a Szeged, la città più popolosa al confine serbo-ungherese, molti cannoni ad acqua. Insomma, l’Ungheria, nazione dell’Unione europea ma guidata dalla destra xenofoba, farà di tutto per impedire il passaggio verso la Germania di migliaia di profughi. Cosa fanno le autorità europee?
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