
All’elenco dei giornalisti che dedicano le loro attenzioni a Maurizio Landini, ci mancava Massimo Gramellini, vicedirettore de La Stampa, collaboratore fisso di “Che tempo che fa”, dove ogni sabato sera commenta con Fabio Fazio i sette personaggi o avvenimenti più importanti della settimana. Diciamo la verità, ne sentivamo la mancanza anche perché è un giornalista scrupoloso, assennato, anticonformista. Non un ragazzotto alle prime armi che si cimenta con qualcosa più grande di lui. È vero che la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani, anche quelli più attempati, non offre prove di buon giornalismo. Con un crescendo degno di un‘opera wagneriana offrono del segretario generale della Fiom una immagine come il padrone vuole. Non è un caso che Renzi Metteo fra tweet, facebook, interviste ad ogni ora del giorno e della notte con l’aria saputella sempre più marcata, afferma: Ve lo avevo detto che la sua non era una opposizione sindacale, ma politica, c’è l’ha con me, vuole abbattermi. Ma io ho scoperto il gioco, deve ancora nascere chi mi fa fesso. Eravamo in trepida attesa del Gramellini insieme ad alcuni amici.
Lo “scoop” a “Che Tempo che fa”. Ridicolo imbarazzo di Fazio
Dubbio amletico: Gramellini parlerà di Landini? Lunga attesa, alla fine ecco il nostro che annuncia un vero e proprio scoop. Dice: vi faccio ascoltare un brano da un intervento di Maurizio Landini. Silenzio in sala, atmosfera tesa, il pubblico tutto orecchie, sentiamo il Landini che ripete per l’ennesima volta che non farà un partito, ma sta lavorando per dar vita con forze sociali,movimenti, associazioni a una coalizione “sociale”, appunto. Con aria volpina il Gramellini legge, pensiamo da wikipedia cosa significa la parola coalizione: “è una alleanza fra individui o gruppi di individui, che stabiliscono di unire le proprie forze e cooperare per il raggiungimento di un fine condiviso, ciascuno badando al proprio interesse”. Altre fonti, a partire dalla Treccani, danno una interpretazione simile. La parola infatti deriva dal latino medioevale coalitio, derivato di coalescere, “unirsi insieme , accordo, intesa”. Ci sono coalizioni fra i più diversi soggetti, fra nazioni, fra partiti, imprese, lavoratori per la difesa, l’affermazione di un diritto, di un interesse professionale. Gramellini appena ha terminato la lettura del significato di coalizione esclama, “insomma Landini dà vita ad un partito mentre come avete visto prima aveva detto che non avrebbe mai dato vita ad un partito”. Insomma, un mentitore, anche se non lo dice. Fazio viene preso alla sprovvista, cerca di rimuginare qualcosa, ma Gramellini è fiero di sé. Ha scoperto la marachella di Landini. Delle due l’una: si potrebbe pensare che abbia voluto fare dell’ironia, per far vedere come alcuni “interpreti” del pensiero di Landini prendessero fischi per fiaschi. Nel caso avrebbe dovuto farlo capire meglio. Se invece pensava di fare uno scoop, allora ci spiace per Gramellini ma politicamente si tratta di una idiozia.
Lucia fa la confusa, finge di non capire cosa voglia il segretario della Fiom
Ormai “malati“ di interviste televisive, talkshow, diciamo sempre che non ci caschiamo più. Invece ci ricaschiamo sempre. Impossibile perdere Lucia Annunziata, tanto più che c’è Landini. Praticamente fa finta di non capire tutto quello che gli spiega il segretario generale della Fiom. Lei capisce bene che la “coalizione” si propone di fare cose non gradite a Renzi Matteo. Perciò deve confondere le acque. Fa lei la confusa. Non capisce cosa Landini abbia in mente per la manifestazione di sabato 28. Se prima di fare la trasmissione si aggiornasse avrebbe saputo quello che Landini con troppa pazienza le spiega. Si tratta di una manifestazione della Fiom non della “coalizione sociale” in via di costruzione. È stata decisa dalla assemblea nazionale, presenti più di quattrocento delegati . Bene, è auspicabile che Annunziata abbia capito, sia meno confusa. Dimenticavamo. Repubblica online titola: “Io (Landini, ndr) e i lavoratori cambieremo più di Renzi”. Niente di strano. Noi lo auspichiamo ma il titolo è un po’ malizioso, quasi Landini fosse uno spaccone. Può darsi che a noi quella frase, nella noia dell’intervista della confusa Annunziata, sia sfuggita. Vogliamo sperare che sia così.
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