
Tre giorni dopo l’incontro di Champions’ League al Parco dei Principi a Parigi, il Chelsea fa ancora i conti con l’episodio che ne ha macchiato l’immagine. Alcuni tifosi londinesi avevano impedito ad un uomo di colore di entrare in una carrozza della Metro parigina. L’incidente è stato stigmatizzato e condannato dal club inglese, che ha già pronunciato il divieto contro i tre autori del gesto razzista di entrare nello stadio.
L’allenatore del Chelsea, Josè Mourinho, ha detto venerdì: “mi sono sentito avvilito quando ho appreso di quanto è successo, ma sono un manager leale del Chelsea, conosco questo club e so che questa gente non lo rappresenta affatto”. L’ex allenatore del Real Madrid e dell’Inter ha approfittato della presenza dei media per presentare le scuse a Souleymane S., la vittima dell’atto razzista. “Ci sentiamo avviliti e vogliano scusarci verso quest’uomo”, ha proseguito Mourinho, “Intendiamo scrivergli per porgergli le nostre scuse e invitarlo a venire nel nostro club con la sua famiglia. Potrà vedere che cos’è davvero il tifoso del Chelsea”.
Da parte sua, il giovane di colore, originario della Val d’Oise, si è detto particolarmente toccato dalle parole del tecnico del Chelsea. Tuttavia, non ha nascosto la sua collera per il trattamento ricevuto dai tifosi del Chelsea nella Metro parigina, ed ha accusato gli inglesi “di non farlo sentire sicuro” in quel paese. “Mettetevi nei miei panni: sono ancora arrabbiato con quella gente”, ha concluso Souleymane.
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