
La Robin Tax, ossia l’imposta sul reddito delle società che operano nel settore petrolifero ed energetico, è stata dichiarata incostituzionale ‘pro futuro’ dalla Corte Costituzionale. La sentenza, quindi, non avrà effetti retroattivi poiché avrà valore solamente a partire dal giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe avvenire oggi stesso. Una decisione presa – spiega la Consulta – perché altrimenti l’impatto delle restituzioni dei versamenti tributari avrebbe determinato uno squilibrio del bilancio statale. La Robin Tax è stata istituita dal Governo Berlusconi-Tremonti, con l’articolo 81 del decreto legge 112 del 2008, quello riguardante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”. Soltanto nel 2014 con la Robin Tax lo Stato ha incassato circa un miliardo di euro dalle società energetiche, sui redditi del 2013. A causa della decisione della Consulta il governo Renzi dovrà ora trovare il modo di coprire il mancato incasso nei mesi a venire.
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