
La Corea del Nord non vuole essere tirata in ballo per gli attacchi informatici contro la Sony ed anche per la presunta minaccia di ritorsioni per il film The Interview, cancellato dagli schermi. A renderlo noto è l’Agenzia ufficiale del regime di Pyongyang Knca, che ha anche rilanciato, proponendo al suo nemico storico, gli Stati Uniti, l’istituzione di una Commissione congiunta per affrontare le due dispute ed accanto a questo anche una minaccia: “Se gli Usa respingeranno questa proposta, ci saranno gravi conseguenze”. Nella giornata di venerdì era stata proprio l’Fbi a dirigere le proprie accuse contro la Corea del Nord, sia per l’attacco informatico alla Sony, che per le minacce relative alla proiezione del film, poi tolto dalla programmazione. La Corea del Nord, al netto dei passi indietro annunciati dalla Knca, aveva però rivendicato gli assalti contro la Sony, giustificandoli come ‘dovuti’. Ma tutto è comprensibile se si guarda a chi governa quel Paese…
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