
La proposta del Presidente di Unindustria sulla privatizzazione di Ama,~ motivata dalla situazione debitoria, ci sembra stravagante. È del tutto evidente infatti che un’azienda gravata da una situazione debitoria non si vende, si può solo svendere, magari agli amici degli amici. L’operazione intelligente, invece, si chiama risanamento e miglioramento dei servizi per i cittadini, cioè una soluzione che deve partire dalla rimozione dei privilegi ed un vero efficientamento aziendale, facendo luce sulle troppe incursioni nel recente passato da parte della peggiore politica, quella clientelare. Il presidente di Unindustria ci metta invece a conoscenza di quali privatizzazioni, nel nostro Paese, si siano tradotte in miglioramento della qualità del servizio e riduzione delle tariffe. In base a quanto i cittadini hanno subito sulla propria pelle, tutte le privatizzazioni sono state un affare per chi le ha gestite, non per i cittadini che hanno pagato di più ottenendo in cambio una qualità inferiore dei servizi,~e neppure per le lavoratrici ed i lavoratori sui quali si è praticato il dumping contrattuale, con minori diritti e minor salario. Sarebbe inoltre interessante sapere cosa ne pensa di questa proposta la Giunta Capitolina e le forze politiche. Domani all’incontro previsto in azienda, proprio sul piano aziendale chiederemo inoltre chiarezza sulla cessione di Multiservizi, già annunciata e i cui contorni non sono ancora del tutto chiari. La Fp CGIL di Roma e Lazio ribadendo ancora una volta la propria disponibilità a discutere un piano aziendale che realizzi il risanamento e l’efficientamento economico, organizzativo e produttivo indispensabili per la Città , rimane assolutamente contraria a svendere un patrimonio pubblico che deve nei fatti rimanere un bene comune. Auspichiamo immediate positive risposte nel merito, in caso contrario individueremo le necessarie iniziative di mobilitazione di tutto il personale.
Natale Di Cola – segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio
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