
“Abbiamo chiesto e ottenuto qualche giorno per l’invio di una nota compiuta di valutazione e richiesta di modifiche sulla bozza di statuto della città metropolitana”. Così, in una nota, i segretari generali di Cgil e Uil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino e Pierpaolo Bombardieri e il segretario generale della Cisl di di Roma Capitale Mario Bertone circa l’audizione odierna in commissione Statuto. “Abbiamo evidenziato la necessità che lo statuto indichi con maggior precisione i rapporti tra Roma Capitale, la città metropolitana e la rete dei comuni e delle unioni di comuni presenti nel territorio preso a riferimento e cioè quello dell’ex provincia di Roma – continuano – . Auspichiamo che tutte le funzioni siano al più presto totalmente identificate, in particolare quelle che riguardano le politiche attive del lavoro e i servizi per l’impiego. In un’ottica di tagli al sistema delle province e delle aree metropolitane, come prevede la proposta di legge di stabilità, giudichiamo discutibile il ricorso alle società e alle agenzie diffusamente ipotizzate nella bozza di statuto. Molto meglio sarebbe utilizzare il personale proveniente dall’ex provincia di Roma e le convenzioni con le strutture amministrative del territorio, già contemplate dalla bozza. Indispensabili, la formalizzazione chiara di regole di confronto con le parti sociali e un modello di relazioni sindacali che affianchi il percorso di costituzione”. “La questione del personale e della sua riallocazione nella nuova realtà – aggiungono – è stato trattato in modo assolutamente marginale nella bozza. Per questo si deve dare ampio risalto al tema dei diritti e delle tutele contrattuali”.
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