
Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, chiama a raccolta le realtà dell’antimafia e lancia la terza edizione di “Contromafie”, una manifestazione che –come suggerisce in maniera abbastanza eloquente il nome- avrà come obiettivo quello di fare il punto sulla lotta alle mafie e alla corruzione divagante nel nostro Paese.
All’iniziativa, che si terrà tra il 23 e il 26 ottobre prossimi, alla quale hanno confermato la loro partecipazione oltre 3mila persone, saranno presenti circa duecento relatori, tra educatori, operatori sociali, magistrati, docenti universitari, forze di Polizia, giornalisti, donne e uomini di cultura, imprenditori, rappresentanti di associazioni e sindacati. Si parte il 23 ottobre con GiovaniContromafie, presso il Centro Sportivo “Valentina Venanzi nel quartiere Corviale, dove sarà allestito un campus antimafia sociale con sistemazione in tenda e palestra e con iniziative aperte al quartiere. Oltre a Luigi Ciotti parteciperà anche Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Poi, il 24 ottobre, presso l’Auditorium della Conciliazione, si susseguiranno gli interventi di Roberto Saviano, Rosi Bindi, Franco Roberti, Andrea Orlando, Pietro Grasso, Ignazio Marino e Nicola Zingaretti, il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana mons. Nunzio Galantino, Stefano Rodotà, Giusi Nicolini, Giovanni Tizian, Daniela Marcone e John Christensen. Sabato 25 ottobre, invece, trenta gruppi di lavoro svilupperanno più dibattiti sulla base di sei aree tematiche: libertà e dignità, cittadinanza e responsabilità, informazione e democrazia, legalità e trasparenza, giustizia e verità, solidarietà e sviluppo. Infine, domenica 26 ottobre, saranno presenti all’Auditorium della Conciliazione il presidente della Camera Laura Boldrini e il magistrato Giancarlo Caselli. “Le mafie hanno ripreso forza – ha dichiarato Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera, in vista dell’apertura dei lavori – E a dirlo non sono tanto le minacce di dei boss, quanto la loro diffusione, la loro presenza. Presenza materiale, che incide nei processi economici e politici. E presenza culturale, che addormenta e deturpa le coscienze. La corruzione non è nient’altro che “mafiosità” diffusa, mafia insinuata nei codici di comportamento, mafia divenuta costume. Ecco allora la necessità di riflettere, di approfondire, di rilanciare. Ma anche di riconoscere – la coscienza dei limiti è segno di coraggio – i nostri errori. La parola “antimafia” ha perso credito: in troppi casi è stata esibita come una carta d’identità, mentre dovrebbe essere un fatto di coscienza, un atto di responsabilità. La stessa parola “noi” è diventata una formula abusata se non una maschera: si dice noi e s’intende io. Le parole vanno “dissodate” e le prospettive allargate. Non si può più parlare di mafie – conclude Luigi Ciotti- come di un fatto solo criminale, senza evidenziare la loro compatibilità con un sistema responsabile di disuguaglianze sempre più inaccettabili. Ma soprattutto non è più possibile, di mafie, soltanto parlare, senza che le parole abbiano un coerente seguito nelle nostre vite, nelle nostre scelte, nelle nostre politiche”. Il programma delle quattro giornate, i gruppi di lavoro e le modalità di iscrizione sono disponibili sui siti web www.libera.it e www.contromafie.it.
- Coordinamento per la democrazia costituzionale. Il 25 settembre tutte e tutti alle urne. L’appello - 22 Settembre 2022
- Osservatorio sulla transizione ecologica-Pnrr. Draghi convochi con urgenza una conferenza energia/clima - 19 Maggio 2022
- Costituito il Comitato per il NO ai referendum sulla giustizia - 20 Aprile 2022