
Lo Spi Cgil sosterrà i quattro quesiti referendari contro l’austerità. “Il tempo a disposizione è davvero poco, due settimane, ma ce la possiamo fare, anche perchè il traguardo è vicino. In questo momento, è la nostra battaglia principale, condotta con l’ausilio delle nostre Leghe al fianco della Cgil e delle Camere del lavoro su tutti i territori” sostiene Carla Cantone, segretaria generale del sindacato dei pensionati. L’obiettivo è quello di raccogliere 500mila firme e di intervenire così sul fiscal compact, modificare la legge sul pareggio di bilancio e cambiare la politica economica europea. Secondo Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil, è necessario ottenere più spazio sui media, per farlo “siamo dovuti ricorrere agli organi di vigilanza, nel disinteresse generale. E dire che, mai come stavolta, stando al sondaggio pubblicato da ‘La Stampa’, è stata potenzialmente così alta la disponibilità della gente ad andare a votare: il 68% contro il 60 registrato in occasione dei referendum su acqua e nucleare e appena il 15% di contrari. E in caso di elezioni, l’esito sarebbe addirittura plebiscitario, perchè il 100% della gente direbbe no alle attuali politiche restrittive”. Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi, ha sottolineato come la politica rigorista dell’Europa “non solo non ha favorito la ripresa produttiva, ma ha creato difficoltà crescenti causando la recessione e il crollo dell’occupazione”. Ricordiamo che la scadenza firme è fissata al prossimo 30 settembre.
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