
Dalle stelle alle stalle nel giro di poche ore. Dalla gioia per la convocazione di questa mattina nella rosa dei 16 azzurri per il Mondiale di Ponferrada 2014, allo shock per l’esclusione forzata e anticipata. È bruttissima la notizia apparsa direttamente sul sito della Federciclismo: Matteo Rabottini (Neri-Alé) è stato escluso immediatamente dalla rosa della Nazionale a seguito di una comunicazione pervenuta dall’UCI questo pomeriggio, secondo cui il corridore italiano sarebbe risultato positivo a un test antidoping effettuato a sorpresa, fuori corsa, il 7 agosto scorso. La notizia ha il sapore di tradimento per il movimento ciclistico italiano, perché Rabottini proviene da una formazione, la Neri Alé, che punta sul Made in Italy, ma da cui sono emersi già i casi scottanti di Mauro Santambrogio e Danilo Di Luca. Lo stesso Davide Cassani, interpellato da La Gazzetta dello Sport sul caso, ha dichiarato: “Ho scelto Rabottini perché volevo inserire nella lista uno della Neri Sottoli per il movimento italiano. Scinto mi aveva assicurato che stava bene, che andava forte. Sono stato un grosso stupido io, Scinto mi ha fregato. Però con me ha chiuso, non mi fiderò mai più.”
Lando Peda
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