
Si sa, il lunedì è tempo di bilanci per tutti i maggiori campionati europei oltre che per la Serie A. Conclusosi il week-end calcistico, analizziamo risultati e classifiche per avere un quadro chiaro di quello che è stato e di quello che dovremo aspettarci dalle prossime giornate.
Liga – Partiamo dalla Spagna, il campionato più importante a detta del famoso ranking Uefa. Fa impressione il roboante 8 a 2 con cui il Real di Carlo Ancelotti spazza via ogni resistenza del Deportivo. Così il nostro Carletto si toglie via due sassolini: allontana le critiche con il record di gol in trasferta nella storia del Madrid e magari si crogiola anche di una piccola rivincita nella città in cui aveva subito una delle peggiori sconfitte della sua carriera, andando e perdere 4 a 0 e venendo così eliminato dalla Champions 2003/2004, dopo che con il suo Milan all’andata aveva chiuso avanti 4 a 1. Vince, convince, dà spettacolo e riprende due punti all’Atletico, fermato sul pari in casa dal Celta Vigo: sotto dopo venti minuti, non bastano i gol rimonta di Miranda e Godin, nella ripresa Nolito fissa il risultato sul 2 a 2. Senza problemi la terza grande, il Barcellona, che con un 5 a 0 in trasferta in quel di Valencia regola il Levante, a segno cinque marcatori diversi a dimostrazione di un gioco collettivo che Luis Enrique è riuscito a rivitalizzare. Tra le outsider, da sottolineare il Siviglia vincente a Cordoba e ora solitario al secondo posto in classifica con 10 punti. A comandare Messi&co a punteggio pieno dopo 4 giornate, a 8 punti troviamo a braccetto Atletico Madrid e Granata, a 7 il Villarreal, vincente per 4 a 2 contro il Rayo Vallecano, e il Valencia, atteso stasera dal Getafe. Il Real staziona nel mucchio delle altre squadre a quota 6 punti, chiude il Levante ultimo con un solo punto all’attivo.
Premier League – Impossibile non aprire il discorso con il tremendo harakiri dello United. In quel di Leicester, la banda di Van Gaal spaventa in tutti i sensi: va avanti 3 a 1 con giocate eccezionali, schierando contemporaneamente Rooney, Van Persie, Falcao e Di Maria, poi esce per far entrare i gemelli scarsi, e perde 5 a 3 subendo 4 gol negli ultimi venti minuti. Roba da far impallidire anche Robert Louis Stevenson. Una sola cosa è certa, il dopo Ferguson è ben lontano dal raggiungere un equilibrio, quindi attenzione ai malati di cuore. Sull’asse Manchester si è consumata anche l’altra storia intensamente emozionale della giornata: si gioca Man City – Chelsea, gli uomini di Mourinho sono avanti 1 a 0, al 78’ si toglie la pettorina tal Frank Lampard, 429 presenze e 147 gol in 13 stagioni coi Blues, ma stavolta la maglia è quella azzurrina dei citiziens, entra in campo, e al minuto 85 fa 1 a 1 sotto il settore caldo dei suoi ex tifosi. Lui è quasi in lacrime, i tifosi del City esultano, quelli londinesi un po meno, ma tributano un applauso forte a questo totem del calcio mondiale. Brividi. Sugli altri campi, l’Arsenal passeggia sull’Aston Villa, il Liverpool dell’esiliato Balotelli perde contro il West Ham, così come il Tottenham che non riesce proprio a regalarla un po di serenità ai suoi tifosi. L’Everton anche crolla in casa per 3 a 2 contro il Crystal Palace mentre il Southmpton vola grazie all’1 a 0 in Galles contro lo Swansea. La classifica dopo 5 giornate recita: Chelsea 13 punti, Aston Villa e Southampton 10, Arsenal e Swansea 9, a seguire City e Leicester a 8. Il Liverpool resta a 6, lo United dietro a 5. Chiudono a 3 punti Burnley e Newcastle.
Bundesliga – Anche qui, si deve iniziare con la piccola favola che sta vivendo il Paderborn. Piccola cittadina vicina ad Hannover, si ritrova in testa alla classifica al fianco dello strapotente Bayern. Neopromossa, basti pensare che non può giocare nel suo stadio di sera per rispetto al silenzio. Incredibile ma vero. Suggella questo momento di euforia con un record nell’ultima partita vinta per 2 a 0 contro l’Hannover: Moritz Stoppelkamp, stellina della squadra, mette a segno una rete da 82 metri. E poi ci dicono che il calcio non emoziona. La settimana prossima, intanto, la cittadina ospiterà proprio il Bayern Monaco, che nell’ultimo turno non è andato oltre il pareggio a reti inviolate in casa dell’Amburgo. Da evidenziare la sconfitta contro il Mainz del Borussia, con Immobile che ha anche sbagliato un rigore. Alla fine della quarta giornata la situazione è la seguente: Bayern, Paderborn, Hoffenheim e Mainz a quota 8 punti, Hannover e Leverkusen a 7, poi il Dortmund a 6. Chiudono lo Stoccarda a 1 punto, poco sopra Schalke, Hertha Berlino, Amburgo e Friburgo a 2 punti.
Ligue 1 – In Francia continua a faticare il faraonico Psg di Ibra e compagni, che non riesce a superare il Lione: finisce 1 a 1 con reti di Cavani e Untiti. Vittorie casalinghe per il Marsiglia, 3 a 0 al Rennes, e per il Metz, 3 a 1 al Bastia, oltre che per il Nantes contro il Nizza (2 a 1) e per il Monaco contro il Guingamp (1 a 0). Nell’anticipo del venerdì il Bordeaux si era imposto per 2 a 1 contro l’Evian. Chiude il quadro il pirotecnico 3 a 3 tra Tolosa e Caen. Dopo le prime 6 giornate di campionato in testa troviamo Bordeaux, Marsiglia e Saint Etienne a quota 13 punti, dietro il Lille a 12, poi Montpellier, Nantes e Psg a 10. Fanalino di coda l’Evian con soltanto un punto, gia staccato di molto dalle altre: Bastia e Guingamp sono al penultimo posto con 6 punti.
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