
In una lunga intervista concessa al Foglio, a Claudio Cerasa, il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone spiega che dopo mafia capitale “le piccole mafie a Roma continuano a esistere”.
In città, dice Pignatone, sono operative “diverse organizzazioni mafiose” nel senso che anche negli ultimi anni “sono emersi altri gruppi che utilizzano il metodo mafioso come modo tipico di operare e stare sul mercato della criminalità”, oltre che, naturalmente, gli esponenti delle mafie tradizionali, attivi soprattutto nel traffico di droga e nel reinvestimento di grandi capitali.
È “anche grazie alle indagini della polizia giudiziaria e della procura e al lavoro dei giudici se ciò che esisteva a Roma è stato finalmente provato. Mafia Capitale è una piccola mafia ma resta sempre una mafia anche se è diversa da quella tradizionale.
E se mafia capitale è stata scompaginata ne restano altre, troppe altre, che a Roma operano e si arricchiscono in danno di tutti noi, grazie anche alla sottovalutazione della loro pericolosità e della loro capacità di condizionamento”.
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