
Negli ultimi sei anni, la crisi ha messo in ginocchio l’occupazione giovanile: secondo i dati dell’Istat, tra il secondo semestre del 2014 e lo stesso periodo del 2008, infatti, l’Italia ha 2 milioni di occupati in meno nell’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Un crollo costante nel corso del tempo che ha ridotto i 7 milioni e 236 mila che nel 2008 potevano contare su un impiego a 5 milioni 129 mila. In queste stime bisogna tener conto anche del calo demografico che si è verificato nel corso di questi anni, e in proporzione del relativo tasso di occupazione. Ma anche queste cifre sono tutto fuorché confortevoli: il tasso di occupazione, infatti, è passato dal 51,2% del secondo trimestre del 2008 al 39,2% dello stesso trimestre di quest’anno. Prendendo in considerazione anche il tasso di disoccupazione pari al 12,3%, sicuramente tutti questi dati non saranno sfuggiti al premier Renzi pronto a giocarsi la sua scommessa con il discusso Jobs Act.
Latest posts by Redazione (see all)
- Il libro. Francesca Re David, “TEMPI (RETRO)MODERNI Il lavoro nella fabbrica-rete”. Venerdì 22 alla Feltrinelli presentazione con Maurizio Landini - 21 Febbraio 2019
- Ucraina al voto, un ‘Grillo’ vincente e anche Mosca ride - 21 Febbraio 2019
- Vincenzo Colla, vicesegretario generale Cgil, sul governo: “nelle costruzioni tagli all’occupazione, in un settore che ha già perso oltre 500mila posti di lavoro” - 20 Febbraio 2019